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Chiude la base militare di Mostar e i nostri soldati tornano in Patria. PDF Stampa E-mail
CHIUDE LA BASE MILITARE DI MOSTAR E I NOSTRI SOLDATI TORNANO IN PATRIA  MOSTAR\ aise\

 - Fine missione per i militari italiani presenti a Mostar, in Bosnia-Erzegovina. Spetterà al comandante di Eufor (Forze Europee), il Rear Admiral Hans Jochen Witthauer (Marina tedesca), il compito di sancire la chiusura definitiva della task force multinazionale sud-est guidata dal comandante italiano, il generale di brigata Silvio Biagini. La cerimonia si terrà a Mostar il 26 aprile alle ore 11,30. Dopo dodici anni, gli italiani lasciano la capitale dell’Erzegovina insieme a spagnoli, tedeschi e militari della Repubblica ex Jugoslava di Macedonia. A ringraziare i soldati per il lavoro svolto sarà proprio il generale Biagini, ultimo ufficiale a guidare la task force nata nel 2004 all’interno dell’operazione "Althea". Un’operazione di sostegno alla pace finalizzata a rispettare gli accordi di Dayton e contribuire quindi alla costruzione di un "ambiente" sociale e politico pacifico e rispettoso delle differenze culturali tra le diverse etnie.

Il Consiglio europeo ha deciso la chiusura della componente multinazionale in seguito al miglioramento della situazione relativa alla sicurezza in Bosnia Erzegovina, riconfigurando l’impegno delle forze militari all’interno della nazione. In particolare, con una presenza accentrata a Sarajevo di un’unità velocemente impiegabile su tutto il territorio e attraverso diversi team operativi in tutta la nazione, i Liaison and Observation Teams (Lot), che sono quotidianamente in contatto con la popolazione. Molti soldati italiani rientreranno in Patria e lo stesso faranno i colleghi spagnoli e tedeschi, mentre parte del personale sarà trasferito a Sarajevo, insieme alla componente della Repubblica ex Jugoslava di Macedonia. Ad occupare la base di Mostar francesi e marocchini fino alla chiusura definitiva.

Le ultime attività del contingente italiano risalgono ai giorni scorsi. La task force multinazionale sud-est ha condotto, nella base di Mostar, un'esercitazione di Helo Medevac (evacuazione medica con elicottero) utilizzando due velivoli: uno italiano e l'altro macedone. L'addestramento, rivolto al personale dei diversi contingenti operativi nella task force (italiano, francese, marocchino, tedesco, spagnolo), era finalizzato a migliorare la cooperazione reciproca tra le forze armate di nazioni membri di Eufor. I militari impegnati sul campo hanno operato con l'obiettivo di ridurre il tempo di risposta del personale medico nel caso di presenza di feriti assicurando un trasporto rapido e sicuro nel più vicino ospedale.

In caso di emergenza, l'elicottero può trasportare un massimo di sei feriti, che possono ricevere le prime cure all'interno del velivolo. Il comandante della task force, il generale Biagini, ha espresso la sua soddisfazione: "è molto importante addestrare soldati di nazioni diverse per migliorare le procedure e la cooperazione all'interno di Eufor, ma in generale anche con le truppe della Bosnia Erzegovina. In merito a questo ultimo punto, abbiamo già avviato un addestramento congiunto con le forze armate locali e i risultati che stiamo ottenendo sono incoraggianti". Questo addestramento è stato solo un esempio della buona cooperazione tra le forze armate dei diversi paesi membri di Eufor, grazie anche all'appoggio delle forze macedoni, che hanno rivolto attenzione alle procedure di lavoro nelle operazioni di sostegno alla pace.

A questa attività si aggiunge l’addestramento comune con personale delle forze armate bosniache (AF BiH) nell'area di Mostar, organizzato e condotto dalle Forze Europee ed in particolare della task force sud-est. Il risultato di una collaborazione tra il Rear Admiral Hans Jochen Witthauer (Deu-Navy Comandante di Eufor), il generale Silvio Biagini (ITA-Army Comandante della Mntfse), il Lieutenant General Sifet Podzic (BiH Army- Capo di Stato Maggiore) e Major General Vlado Dzoic (BiH-Army Comandante del Comando Operativo a Sarajevo).

L'addestramento, svoltosi all'interno della base di Mostar, ha avuto come temi l’addestramento medico; check point; addestramento all'elitrasporto; comunicazioni ed esercitazioni a fuoco. Le forze armate bosniache hanno partecipato alla fase teorica e pratica con personale tratto dalla Prima Brigata. Parole di parrezzamento sono state espresse dal comandante della Multinational Task Force South East e dal Generale Dzoic. Anche la stampa locale aveva dato risalto all'evento, quattro quotidiani locali avevano infatti dedicato ampio spazio alla notizia. L'impegno di Eufor nell'addestramento delle forze armate locali è stato in linea con la riduzione delle forze europee in Bosnia-Erzegovina a beneficio della piena operatività di quelle locali.

 (clara salpietro\ aise)

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