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Forze Armate, nel 2007 si cambia. L’ammiraglio Di Paola: ridurre le forze armate per migliorare la qualità PDF Stampa E-mail

Forze Armate, nel 2007 si cambia.

L’ammiraglio Di Paola: ridurre le forze armate per migliorare la qualità



Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola, intervenendo a Pisa alla cerimonia di consegna del primo velivolo C-27J realizzato da Alenia (Finmeccanica) in dotazione all’Aeronautica militare ha annunciato il piano di “rivistazione†del comparto difesa. “Una rivisitazione - ha spiegato l’ammiraglio - di tutte le Forze armate per convogliare tutte le risorse disponibili sul miglioramento della capacità operativaâ€.

Sottolineando che si tratta di un programma “indifferibile e ineludibileâ€, Di Paola ha precisato che “dobbiamo rivisitare la struttura attuale per cercare attraverso una maggiore sinergia e razionalizzazione delle componenti strutturali e di supporto, di liberare e sfruttare al meglio le risorse che il Parlamento e il governo decideranno di mettere a disposizione, sulle capacità operativeâ€. Comunque, ha concluso il Capo di Stato maggiore della Difesa, “quello che non vogliamo sacrificare sono le nostre capacità operative che vanno invece salvaguardate e valorizzate. Devono essere la punta di diamante del nostro strumento, qualunque siano le risorse che la politica deciderà di destinare al settoreâ€.

Il capo di stato maggiore non ha presentato numeri ma ha spiegato che entro l’anno il piano sarà definito in ogni suo dettaglio. Senza sbilanciarsi l’ammiraglio ha sottolineato che il piano di ristrutturazione sarà ovviamente elaborato con il consenso delle forze politiche ma, ha aggiunto Di Paola, “rivisiteremo tutto, senza pregiudiziâ€. Attualmente le forze armate, carabinieri esclusi, contano 190mila persone. La Finanziaria 2007 ha stanziato per la Difesa 14,5 miliardi di euro, a fronte di una necessità, sempre secondo le fonti, di circa 20 miliardi. La ristrutturazione punterebbe dunque a recuperare questi almeno sei miliardi di euro. Due le strade che sarebbero più accreditate: un taglio di 30-40mila militari e la chiusura di una ottantina di caserme, strutture ormai obsolete e costose.

Già nell’autunno scorso si era parlato di una riduzione del numero dei soldati. Questa riduzione avrebbe riguardato in particolare l’Esercito. Tra le ipotesi ventilate anche quella di un prepensionamento o ricollocamento in altri settori di una quota di sottufficiali e ufficiali di gradi intermedi. E questo come spiegano alcuni esperti proprio nel momento in cui Stati Uniti e Gran Bretagna puntano a un incremento perché i recenti conflitti hanno dimostrato che si vince solo con gli uomini sul terreno.

E proprio contro i tagli indiscriminati è intervenuto ieri il senatore Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa del Senato. “Le decurtazioni indiscriminate - ha detto De Gregorio - rischiano di smantellare, dal punto di vista non solo morale ma materiale, l’alto grado di professionalità delle nostre forze armateâ€. Proprio per evitare che questo avvenga i vertici militari stanno approntando un loro piano secondo le esigenze e l’esperienza per non vanificare i risultati “fin qui raggiunti†come ha sottolineato più volte l’ammiraglio Di Paola.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

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Si ritorna a parlare di un'ulteriore riduzione della consistenza delle Forze Armate. A quanto pare l'Italia non sa ancora di quale modello dotarsi perché continua a cambiare.

Le motivazioni sono sempre di carattere economico: non essendo possibile incrementare le risorse disponibili per la Difesa, si punta a risparmiare sul personale.

Ma adesso basta! Se la Difesa è un settore da riformare è necessario che il Governo ed il Parlamento adottino un piano straordinario che, tra l'altro, preveda anche i necessari ammortizzatori sociali per evitare che il costo dell'operazione ricada, come al solito, sul personale militare già abbondantemente penalizzato in tutte le ristrutturazioni adottate finora.

In genere quando una azienda è in crisi il sindacato dei lavoratori tratta per la loro sicurezza e ricollocazione. Nelle Forze Armate chi negozierà la tutela degli interessi del personale militare?

AMID non crede che l'attuale sistema della Rappresentanza Militare possa essere in grado di svolgere questo ruolo, ecco perché riteniamo indispensabile che sia approvata quanto prima la riforma della R.M. e del diritto di associazione per i militari.

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Una delle principali problematiche evidenziate l’attuale modello di Difesa è la questione relativa all’esubero dei Marescialli e degli Ufficiali frutto delle forti immissioni degli anni 70-80 quando il modello prevedeva oltre 300mila unità.

 

Attualmente abbiamo un modello a 190mila che, pur rispondendo complessivamente alle esigenze della Difesa, rimane caratterizzato da una notevole disomogeneità nella sua articolazione.

 

In effetti, ci sono esuberi fondamentali in quelle componenti più anziane dei Marescialli e degli Ufficiali, che, se non saranno destinatarie di apposito programma di esodo agevolato o accelerato, impediranno di fatto l’avviamento a regime del nuovo modello di Difesa.

 

La situazione non è di facile soluzione e neanche se ne prevede una a breve termine, in quanto i soli esodi naturali risultano pesantemente insufficienti perché limitati al personale che raggiunge i limiti di età.

 

Pertanto i 40mila in eccedenza non potranno essere smaltiti fino al 2030 a meno che non subentreranno apposite norme e provvedimenti, che ovviamente richiederanno specifiche risorse, capaci di agevolare gli esodi anticipati accelerando il riassorbimento degli esuberi.

 

Occorre notare che la consistenza attuale del ruolo Marescialli, pari a circa 65mila unità, discende da uno strumento militare calibrato su 320mila e costituisce, oggettivamente, un elemento di criticità per il conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa vigente in materia di trasformazione delle Forze Armate che prevede di conseguire al 1° Gennaio 2021 la consistenza di 25mila Marescialli per tutte e tre le Forze armate.

 

Già nella precedente legislatura è stato approvato un provvedimento che consente l’uscita anticipata del personale che si trova a meno di 5 anni dal limite di età. Tale disposizione, per essere realmente efficace, richiederebbe un consistente incremento della sua copertura finanziaria tale da consentire un forte aumento degli esodi rispetto alle poche decine di unità attualmente previste.

 
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