Autenticazione



3D Il Giornale

Newsletter

  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 31 Luglio 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 24 Luglio 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 17 Luglio 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 10 Luglio 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 19 Giugno 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 05 Giugno 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Mercoledì 28 Maggio 2008

Articoli correlati

Cerca

Soldati, Partigiani e Repubblichini: sono stati tutti combattenti dei nazi-fascisti? PDF Stampa E-mail

Cari amici,

permettetemi un piccola digressione sul passato e sul futuro immediato della nostra Storia.

L'8 settembre del 1943 si chiudeva una pagina tragica della storia italiana e se ne apriva un'altra forse anche peggiore della precedente.

La firma dell'armistizio con gli Alleati nel più assoluto casino, tipico delle cose fatte da chi pensa solo a se stesso, lasciò le nostre Forze Armate nella confusione totale: non si capiva cosa fare né chi fosse il nemico.

La fuga da Roma del Re e di Badoglio peggiorò la situazione

Ma in tutta questa confusione una cosa dovette apparire comunque chiara: la guerra continuava. Pochi eroici e determinati comandanti portarono i loro uomini a difendere quello che restava delle istituzioni pubbliche: i Granatieri a Roma la Divisione Aqui in Egeo dettero la dimostrazione della volontà e della forza di un popolo di affrancarsi dal male: il fascismo e il nazismo.

Quasi settecentomila militari vennero internati in Germania, quasi nessuno accettò di passare nelle fila dei nazisti o dei repubblichini. Erano in campo di concentramento, nelle condizioni peggiori perché considerati traditori dai tedeschi, da quei tedeschi che in Russia e in Africa si erano ritirati con gli automezzi lasciando i nostri soldati a piedi e, spesso, rifiutando si prendere a bordo non solo i sani, ma anche i feriti.

Questi 700.000 soldati italiani preferirono restare nei campi di concentramento piuttosto che riprendere la guerra a fianco dei nazi-fascisti.

Invece, mentre in Italia, cresceva la guerra partigiana, altri italiani, soldati e non, vollero schierarsi con Hitler e Mussolini, un Mussolini fantoccio nelle mani del folle e sanguinario Hitler. Si schierarono in guerra che non avrebbe mai dovuto essere civile ma che loro combatterono con ferocia, ricambiati certamente dai partigiani. Si schierarono in una guerra che tendeva alla distruzione dell'Italia con quelli che volevano distruggere l'Italia; si schierarono con quelli, nazisti e fascisti, che avevano fatto leggi per distruggere dalla faccia della terra un popolo intero: gli ebrei; si schierarono, in una lotta che era diventata ormai tra il bene ed il male, si schierarono con il male.

E furono sconfitti.

Poi, con un decreto luogotenenziale vennero tutti degradati ed espulsi dalle forze armate, con ignominia. Ma nel dopoguerra furono tutti amnistiati. Infatti l'allora ministro della giustizia, un certo Palmiro Togliatti, fece approvare una legge con la quale venivano amnistiati molti reati commessi da fascisti e repubblichini. Quelli che non furono amnistiati, furono nascosti: ci vollero quasi 50 anni perché uscissero fuori le carte sugli eccedi nazi-fascisti che erano stati nascosti nel famoso "armadio della vergogna".

Tutto questo per invitarvi ad una riflessione e ad un azione. Il prossimo 11 gennaio, alla riapertura dei lavori parlamentari, in Senato sarà in discussione una legge che tende a parificare i combattenti della repubblica sociale di mussolini a tutti gli altri soldati e partigiani che combatterono contro i nazi-fascisti.

Da militare, io mi sento erede di quelli che combatterono per la sconfitta del nazifascismo.

Da militare non posso accettare che quelli che combatterono per la distruzione del mio paese possano essere equiparati a quelli che lottarono per difendere la libertà e fondare una vera democrazia in Italia.

Per questo vi chiedo di inviare ai senatori il seguente breve messaggio:

Gentile Senatore,

sono un militare in servizio nelle Forze Armate, quelle nate dalla lotta di affrancamento alla dittatura nazifascista.

Da militare Le chiedo di impedire che i martiri che si immolarono per le vie di Roma e a Cefalonia per la rinascita dell'Italia possano essere "parificati" a coloro che si macchiarono le mani del sangue di migliaia di innocenti nelle stragi nazifasciste che insanguinarono il nostro Paese dalla Campania al Piemonte, dal Lazio al Veneto.

G. P.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

***********************************************************

Politica
Ritirata la legge che equipara Salò alla Resistenza
 

La maggioranza di Governo ha accettato di depennare dall’ordine dei lavori del Senato il provvedimento che riconosce ai repubblichini di Salò lo status di militari belligeranti. Equiparandoli, per legge, a quanti combatterono per la libertà.

«Questa è una notizia positiva - afferma il capogruppo Ds Gavino Angius - spero e mi auguro che concluderemo la legislatura senza questo scempio».

Il vicepresidente dei senatori forzisti Malan riconosce: «Scelta opportuna. Questo provvedimento quanto meno non è urgente».

 
Sostieni anche tu l'informazione del portale A.Mi.D. effettuando una donazione volontaria.