Comunicato di CASADIRITTO alle agenzie di stampa ANSA e REUTERS. Stampa

 

Il Ministro della Difesa, a Parlamento chiuso, e senza i pareri delle competenti Commissioni Parlamentari, diversamente dalla prassi seguita in occasione del primo decreto bocciato dalla Corte dei Conti, ha inviato il decreto con l’individuazione degli alloggi da cartolarizzare ” - Grazie alle Agenzie di Stampa ANSA e REUTERS, il Comitato  CASADIRITTO, vuole rendere nota l’operazione e le sue conseguenze agli utenti degli alloggi  e alle loro famiglie .

 ROMA - (ANSA) 8 marzo - La notizia che la Ragioneria dello Stato ha trasmesso ieri alla Corte dei Conti il nuovo decreto del Ministro della Difesa con un elenco di quasi 4.500 alloggi militari destinati alla cartolarizzazione lascia “scioccati l’Associazione CASADIRITTO e le famiglie dei militari e civili” rappresentati.

            IL decreto infatti, si legge in una nota di CASADIRITTO era stato giĂ  bocciato dalla Corte dei Conti “e uno dei motivi di questa bocciatura era la non osservanza della riserva espressa dalla Commissione Difesa della Camera in merito alla salvaguardia dei soggetti che versino in condizioni di disagio economico, a meno che non abbiano manifestato disponibilitĂ  all’acquisto”.

            Ora, “non è a conoscenza di CASADIRITTO che il Ministro MARTINO abbia interpellato gli utenti, i quali, non avendo disponibilitĂ  economica, vedrebbero venduta all’asta l’abitazione in cui vivono da molti anni, mentre i prezzi andati alle stelle renderebbero quasi impossibile l’acquisto  

anche per chi dovesse comprare a prezzi 2006, con i sacrifici di tutta una vita.

            Secondo CASADIRITTO, inoltre, la pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale provocherebbe “L’immediato sfratto di famiglie “andate fuori titolo” prima del novembre 2003 non inserite nella cartolarizzazione .

            A queste vanno aggiunte 2.000 altre famiglie i cui sfratti esecutivi sono in corso di consegna da parte dei Carabinieri ed alcune decine giĂ  eseguiti”

            CASADIRITTO rivolge dunque “un appello a tutti gli utenti  e ai loro familiari per trovare insieme il modo di opporsi” a questa soluzione, dovuta alla “pretesa del Tesoro di fare cassa a spese delle famiglie”.

            Si appella, inoltre, “a tutte le forze politiche in grado di poter evitare il dramma di migliaia di sfratti”, specialmente per ceti medi, pensionati e vedove”. (ANSA)   

 

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16:11 - 08 marzo 2006- Alloggi Difesa, CASADIRITTO contro decreto e conseguenti sfratti

Milano, 8 marzo - (Reuters) - Il nuovo elenco degli alloggi del Ministero della Difesa da trasferire alla societĂ  veicolo SCIP 3, approdato ieri sul tavolo della Corte dei Conti suscita  sgomento in CASADIRITTO, Comitato Nazionale Utenza e Valorizzazione del demanio militare di abitazione.

            Della qualitĂ  del nuovo elenco - quasi 4.500 alloggi da cartolarizzare nella terza operazione di dismissione degli immobili pubblici - l’Associazione lamenta soprattutto la mancanza di attenzioni  nei confronti degli inquilini disagiati.

            Si rileva infatti come “uno dei motivi della precedente bocciatura da parte della Corte dei Conti stessa, era la non osservanza della riserva espressa dalla Commissione Difesa della Camera in merito alla salvaguardia dei soggetti che versino in condizioni di disagio economico in relazione ai parametri di reddito indicati nel piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa, a meno che non abbiano manifestato disponibilitĂ  all’acquisto”.

            Secondo CASADIRITTO il dicastero di Antonio Martino non avrebbe inoltre proceduto a interpellare utenti che, economicamente impossibilitati, vedrebbero così la propria abitazione messa all’asta in un momento di forte accelerazione del mercato immobiliare.

            Ad aggravare le condizioni degli inquilini si aggiunge poi lo spettro degli sfratti.

            [….] Una volta approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - dice una nota dell’Associazione - questo decreto provocherebbe, secondo comandi impartiti dallo stesso ministro Martino, l’immediato sfratto di famiglie “sine titulo” prima del novembre 2003 e non inserite nella cartolarizzazione .

            A queste vanno aggiunte circa 2.000 altre famiglie i cui sfratti esecutivi sono in  corso […]

            L’appello è dunque a tutti gli inquilini insieme alle famiglie e alle forze politiche.

            Tra i suggerimenti del Comitato:

- “l’introduzione delle propensione all’acquisto espressa dagli utenti prima della formalizzazione del decreto” e la destinazione delle intere risorse delle alienazioni alla Difesa che possa reinvestirle in patrimonio immobiliare.

            L’atteso imprimatur della Magistratura Contabile al nuovo elenco degli immobili da di- smettere dovrebbe tornare a oliare il meccanismo di SCIP 3 ormai da oltre due anni fermo a causa di rilievi statistici ma soprattutto di dispute politiche  che ne hanno finora impedito il decollo.

(Redazione Milano - Reuters)

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