Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.
Sono un maresciallo A.M., sono un delegato della Rappresentanza Militare, sono
un , ho diversi doveri ed ho anche dei diritti.
I doveri
li conosco bene; sono legati al giuramento di fedeltà che ho fatto, si
relazionano con il regolamento di disciplina che sono tenuto a rispettare,
sottostando all impegno di onore che ho sottoscritto; me li ricordano, i miei
doveri, tutti i giorni i sovra ordinati ( è una parola che non mi
piace), i pari grado e i subordinati (anche è una parola che non
mi piace) con i quali mi incontro e a volte mi .
Poi ho
anche dei diritti, anche questi stabiliti dal regolamento di disciplina e
sanzionati dalle leggi, alle quali tutti dovrebbero sottostare. Però i miei
diritti sono costretto a tutti i giorni, a difenderli con le
unghie ed i denti perché c è sempre che intende interpretare i miei
diritti facendo valere i oppure i
suoi propri superiori interessi di non avere scocciature e semplificare le
cose, anche a scapito dei miei diritti.
Tra i
miei diritti c è quello ad avere pari dignità con i sovra ordinati e a
riconoscere pari dignità ai subordinati. Ma cosa significa ,
concetto bellissimo e apparso nella vita di noi militari con la legge 382 del
1978. Significa forse riuscire a mantenere le nostre famiglie secondo uno
standard di vita adeguato, indipendentemente dal grado che si riveste? Oppure
significa avere tutti lo stesso diritto ad usufruire di un alloggio di
servizio? O, ancora, ad avere lo stesso trattamento quando si è impegnati in
attività di servizio? Magari avere lo stesso standard alla mensa nella quale
consumiamo i nostri pasti? O, per essere anche più banale, usufruire, allo
stesso modo, delle strutture che la amministrazione ci mette a disposizione
per i nostri periodi di riposo? O, per concludere, vedersi riconosciute le
stesse possibilità indipendentemente dal grado rivestito.
Accade
tutto questo oggi nelle nostre forze armate? Chi può dire, in onestà, che
esista una pari dignità?
Negli
ultimi anni il concetto più di moda è stato quello della e del
riconoscimento delle responsabilità. Ma chi vive nelle forze armate sa bene
cosa significhi tutto ciò. E non voglio fare vittimismo gratuito o peggio
, che è quella espressione sempre riesumata quando si vuole
chi ha il coraggio di criticare . Si chiede
meritocrazia quando si deve stabilire come devono essere fatte le promozioni
per i ruoli non direttivi, ma poi si stabilisce che per i direttivi si viene
promossi ad anzianità e se non si riescono a raggiungere i gradi si
riesce comunque ad ottenere stipendi adeguati a tali gradi entro breve tempo;
ed anche se questi provvedimenti esprimono una , come
afferma lo S.M.E. in una circolare diffusa a tutti i reparti, non di meno
fanno pensare, a chi direttivo non è, che si voglia creare una netta
separazione tra chi dovrebbe essere maggiormente responsabilizzato ad
applicare, e pure subire, questa meritocrazia e tutti gli altri, Ma gli
non sono poi tanto . Gli altri fanno parte dello stesso mondo e
se si può pensare di far credere ai queste storie di meritocrazia e
responsabilità non è possibile che si possa pensare di poterle impunemente
raccontarle a tutto quel mondo di personale non direttivo che vive,
quotidianamente, sulla propria pelle, le incongruenze e le ingiustizie dettate
solo dalla voglia di scaricare sui subalterni le difficoltà di un lavoro,
quello di militare, che non è sicuramente facile.
Noi
subordinati (o come molti nostri amano chiamarci)
abbiamo sempre creduto che uno dei compiti principali dei nostri ufficiali e
comandanti fosse quello di avere una alta cura del proprio personale ed invece
ci scontriamo con persone che dimentiche, loro si in questi casi, del
regolamento di disciplina, si rifiutano, il più delle volte di ascoltarci.
Quanti colleghi chiedono di essere messi e non riescono ad andare
oltre il proprio capo servizio? In quante occasioni ci siamo sentiti
rispondere: o, peggio
ancora, .
Certo vi
sono anche delle eccezioni ed anche quelle le conosciamo tutti, ma sono,
appunto, eccezioni. E non dovrebbero esserlo.
Il
malcontento, lo sconforto è enorme. Ed è palese in molti posti. Ed anche dove
non è manifesto è latente. Basta girare nei reparti, nelle caserme, sulle
navi, negli aeroporti. Le domande che i non direttivi si pongono sono sempre
le stesse: a che punto è il riallineamento? E nei parametri terranno conto
delle anzianità? Ed è vero che il governo ha promesso per i militari stipendi
? E perché polizia e carabinieri arruolati insieme a noi hanno gradi
più elevati (e quindi STIPENDI più elevati)?
E questa
tiritera degli stipendi è continua e spesso viene usata, da qualcuno, con un
senso di disprezzo. Chi di noi non ha mai sentito un dire che
siamo diventati proprio dei mercenari, non pensiamo altro che ai soldi? E chi
di noi, invece, ha mai sentito dire da un che non voleva i soldi
che con gli ultimi provvedimenti hanno loro dato?
Purtroppo, e personalmente mi dispiace dirlo, il nocciolo del problema è tutto
qui. Gli impegni delle forze armate sono notevolmente aumentati. Spesso
militari vengono impiegati in funzione di ordine pubblico. Gli avvicendamenti
e gli impegni all estero non fanno che aumentare – a proposito, anche qui ci
sarebbe da spendere più di qualche parola, sui metodi di selezione che
permettono ad alcuni di essere impiegato più volte e ad altri di non riuscire
a partecipare ad nemmeno una volta – e con essi
aumentano i rischi a cui si viene sottoposti. Nonostante ciò nessuno crede sia
venuto il momento di dare a tutti i militari, non solo ad alcune categorie, il
giusto riconoscimento per l impegno che profondano in tutte le parti del globo
nelle quali sono impegnati, dando lustro al nostro Paese e dimostrando grandi
capacità di abnegazione e impegno.
Il
personale non direttivo è stanco. I marescialli, quelli anziani, quelli che da
una vita sentono dire che sono delle forze armate e che,
dopo 25-30 anni di servizio si vedranno scavalcati, nei dispositivi
stipendiali, dai quei giovani tenenti ai quali dovranno insegnare il
e da quei capitani, che saranno ancora giovani quando avranno il
grado, e ancora incapaci di poter assumere da soli il comando, questi
marescialli sono stanchi. E lo fanno sentire, e sono capaci di farlo sentire,
se solo qualcuno è ancora in grado di ascoltare e di capire.
E non
dimentichiamo che l età pensionabile si allunga e che quindi tutti resteremmo
ancora di più in servizio. Con quali prospettive? Con quali possibilità di
progressione di carriera? Con quali speranze di progressione di stipendio e
con quali possibilità di ricevere, poi, una pensione adeguata?
E poi la
fatica quotidiana di confrontarci con le crescenti difficoltà di bilancio.
Tagli continui che non solo inficiano il morale della gente, costretta ad
inventarsi sempre nuovi sistemi per . Per esempio, l ultimo modo
di risparmiare la carta è quello di fare le bozze sulla carta già utilizzata.
Ma non dal lato bianco, bensì su quello già usato e che ha ancora spazio
disponibile. Tra poco cercheremo di stampare tra le righe già scritte, in modo
da utilizzare un foglio di carta per quattro volte. E poco ci manca che gli
attrezzi di lavoro, gli utensili che servono a riparare, aggiustare,
modificare vengono acquistati dai noi stessi, magari auto tassandoci. Ormai
già lo facciamo per quelle attività di che in alcuni casi i
reparti non possono più pagarsi. E fortuna che comprare le armi in Italia è
molto difficile e sottoposto a decine di autorizzazioni, altrimenti … E non
voglio dire delle attività addestrative che vengono inesorabilmente ridotte
.
Qualcuno
è in grado di dare una risposta? Una risposta qualsiasi che però permetta a
noi tutti di credere che quello che facciamo sia di qualche utilità al nostro
Paese? Bene credo che una risposta qualsiasi ce la meritiamo. Noi meritiamo che qualcuno si senta in diritto di dire
quale sarà il nostro futuro e come sarà questo futuro incerto.
Speriamo
che qualcuno sia d accordo che ci meritiamo una risposta.