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ddl sicurezza: il 5 maggio 2009 manifestazione di protesta unitaria dei sindacati di polizia contro l'istituzione delle ronde PDF Stampa E-mail
Martedì prossimo i sindacati di polizia Siulp, Siap-Anfp, Silp Cgil, Consap Italia Sicura, Ugl Polizia di Stato, Coisp e Uilps manifesteranno in piazza Montecitorio dalle 9:30 alle 14, in concomitanza della discussione sul ddl sicurezza alla Camera. Contemporaneamente terranno assemblee tra gli operatori in tutte le questure d'Italia, per protestare "'contro i tagli alle Forze di polizia e la legalizzazione delle ronde nel nostro paese. Ridurre le possibilità operative delle forze dell'ordine e aprire il mercato della sicurezza alle associazioni e ai privati - secondo i sindacati - è una scelta strategica sbagliata e pericolosa, per il versante della sicurezza urbana ma, soprattutto, per quello della lotta alla criminalità mafiosa". Per questo i sindacati chiedono al Parlamento "soluzioni efficaci e credibili, nella direzione del potenziamento degli organi, di polizia e delle politiche di legalità".

Sin dal mese di giugno dello scorso anno, mese in cui fu predisposto il D.L. 112 (c.d. decreto Brunetta) che incideva pesantemente e in modo negativo sul sistema sicurezza e sui diritti dei poliziotti, le sigle del cartello sindacale hanno iniziato una grande battaglia per cassare quegli articoli che penalizzavano il nostro mondo.

In merito, e giusto per ricordare quanto importante sia stata l'attività posta in essere per salvaguardare alcuni diritti che sembravano inalienabili, va rilevato che il predetto decreto introduceva alcuni principi devastanti quali:

  • la decurtazione per assenza per malattia per i primi dieci giorni per ogni periodo di assenza;
  • la riduzione dei fondi per il secondo livello di contrattazione, che per il nostro comparto era pari a circa 40 milioni di euro per ogni anno;
  • il pensionamento coatto dopo 40 anni di servizio (cosa che invece oggi è demandata alla scelta del collega) che avrebbe comportato la fuoriuscita di circa 23.000 unità per la sola Polizia di Stato;
  • assoluto divieto di coprire il turn over che si verificava (bloccando ogni possibilità di mobilità, sia interna agli uffici che esterna tra province diverse, per i colleghi che attendono di esaudire le legittime aspettative;
  • tagli strutturali per oltre un miliardo di euro in tre anni (che significano già da quest'anno, ad esempio, meno 19 milioni sulle missioni, meno 25% sui fondi dell'O.P., meno 85% sul capitolo dell'armamento).

A fronte di questo scenario, che grazie alla ferma presa di posizione del cartello sindacale è stato quasi del tutto superato fatta eccezione per i tagli che sono stati confermati integralmente, il Governo, anziché mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, ha presentato due D.L. con i quali si è previsto l'utilizzo dei militari in funzioni di polizia per il pattugliamento di alcune città e, dulcis in fundo, l'istituzione delle ronde che, mentre nella logica del Governo avrebbero dovuto garantire maggiore sicurezza nelle nostre città, di fatto sono solo la rinuncia da parte dello Stato ad una delle funzioni primarie che deve garantire ai propri cittadini ed una vera e propria delegittimazione della nostra professione.

La presa di posizione del cartello sindacale, accompagnata dalla straordinaria risposta che da tutte le province è arrivata a sostegno delle iniziative nazionali ha indotto il governo, in sede di conversione in legge del D.L. relativo al pacchetto sicurezza, a stralciare dal provvedimento, insieme con altre previsioni anacronistiche e che ingessavano oltremodo l'attività di polizia, la norma che prevedeva l'istituzione delle ronde.

Purtroppo il Governo, non ritenendo la sicurezza un investimento e quindi non reperendo le necessarie risorse che occorrono per finanziare il riordino delle carriere (che siamo certi spunterà di nuovo come argomento prima delle prossime elezioni), il pagamento delle indennità di missione, l'O.P., lo straordinario (che risulta di anno in anno ridotto), continua a perseverare sulla politica degli annunci piuttosto che dare risposte concrete. Infatti, nel ddl sulla sicurezza in discussione alla Camera dei Deputati, il Governo, senza prevedere alcun finanziamento aggiuntivo per le nostre esigenze, ha ripresentato la norma che istituisce le ronde quale risposta alle accresciute esigenze di sicurezza del Paese e delle aspettative dei poliziotti.

Ciò richiede, al fine di indurre il governo a dare risposte concrete alle nostre esigenze e a quelle di sicurezza dei cittadini, una nuova e forte mobilitazione per sensibilizzare anche l'opinione pubblica sui rischi reali di collasso che il sistema sicurezza corre.

A tal fine, considerato che il 5 maggio prossimo, quasi sicuramente, alla Camera dei Deputati sarà votato, e presumibilmente con voto di fiducia, il disegno di legge sulla sicurezza con le previsioni anzidette, il cartello sindacale ha deciso, per la stessa giornata, un'azione di protesta forte che si articolerà nel seguente modo:

  • le Segreterie Nazionali effettueranno un presidio, con volantinaggio del documento allegato, davanti alla Camera dei Deputati in concomitanza del voto;
  • tutte le Segreterie Provinciali, utilizzando l'allegata richiesta a firma congiunta, dovranno effettuare un'assemblea sul posto di lavoro per 2 ore, dalle 11,00 alle 13,OO, alla quale far partecipare tutto il personale per spiegare, utilizzando i contenuti del volantino, le ragioni della protesta e gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Le assemblee saranno tenute contemporaneamente in tutte le province presso le questure e/o altri uffici che riterrete opportuno individuare (Specialità, Reparti Mobili ect.);
  • al termine delle assemblee, sempre utilizzando il prestampato allegato, dovrete inviare il volantino al questore, al prefetto, al sindaco, al presidente della regione (per i soli capoluoghi di regione) e a tutti gli organi di informazione per dare ampio risalto all'iniziativa.

La situazione attuale richiede, nell'interesse dei colleghi che rappresentiamo e per la sicurezza dei cittadini di cui, pare, siamo gli unici ad avvertirne la responsabilità, uno sforzo straordinario che faccia convogliare la nostra azione, in modo unitario e forte, e finalizzarla ad ottenere sia lo stralcio della norma che istituisce le ronde, sia adeguate risorse per il riordino delle carriere, per il finanziamento dello straordinario, delle missioni, dei servizi di ordine pubblico e di tutte le altre voci legate alla nostra specificità.

SIULP -*-SIAP-ANFP-*-SILP-CGIL-*-UGL-POLIZIA-*-CONSAP-*-COISP-*-UILPS

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