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Casadiritto: l'epilogo di una inutile ingiustizia PDF Stampa E-mail

COMITATO NAZIONALE UTENZA E VALORIZZAZIONE DEMANIO MILITARE DI ABITAZIONE

Via Garibaldi, 3 - 00153 Roma

Tel. - 065883981 www.casadiritto.it

SOLDI MALEDETTI? NON CI SARANNO

Lettere al COCER, che ora appare assente sul problema della casa, e al Ministro della Difesa on.le  La Russa, che appare silente.

AL MINISTRO DELLA DIFESA

On. Ignazio La Russa

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All'ORGANO CENTRALE DI RAPPRESENTANZA COCER

Presidente COCER , Gen. C.A. Domenico Rossi

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Quello che indigna di più nella trappola che è stata studiata scientemente (obiettivo 9) è che l'ex emendamento Azzolini, che è ora stabilmente incardinato e blindato (dovrà passare solo per dovere d'ufficio alla Camera dei Deputati con voto di fiducia) e che l'opera di "menti raffinatissime", studiata (e scritta), abbia trovato attuazione in questa manovra finanziaria.

Il "piano" è stato ideato nella primavera del 2008. La "premessa" era:

Come  cacciare da casa gli utenti, se questi sono legittimati a rimanere?

La soluzione:

Introdurre una modifica alla Legge che dia certezza del risultato finale e cioè:

"Il rilascio delle unità abitative da parte degli utenti (venivano ancora chiamati utenti e non occupanti "n.d.r.) sine titulo, in quanto il canone elevato che si viene a determinare, risulta sicuramente antieconomico/insostenibile "fin qui le frasi assolutamente testuali di questo "gruppo".

Dunque costoro, al di la da aspetti etici e morali (che per qualcuno sono ancora un valore ), avevano come obiettivo dichiarato, la cacciata delle famiglie tramite l'arma letale del pagamento di un canone elevato.

Si scriveva poi, tra virgolette, come il Parlamento si sarebbe dovuto occupare della "cosa". Come dire dal produttore al consumatore.

Quale occasione ghiotta poteva essere più favorevole di quella offerta dalla manovra di bilancio ?

Un incaricato intelligente, offriva il prodotto nell'agorà del Senato. Se ne rendeva partecipe l'ottima Senatrice Germontani, con un emendamento. Se la manovra è per portare gettito, perché non imporre a questi "occupanti" un canone di mercato per poi mandarli via, avrà pensato la Senatrice.

La staffetta è poi passata di mano ed è stata raccolta dal Sen. Azzolini, relatore della Legge, anche lui convinto della bontà dell'idea e del prodotto.

Aggiungiamo poi, che il COCER sarà chiamato a dare il parere su questa operazione. A qualcuno potrebbe balenare l'idea che questi denari potrebbero servire, come contentino, per ridistribuirli a pioggia alle centinaia di migliaia di uomini inviperiti per i tagli e blocchi contrattuali.

Per gli utenti, ora diventati "occupanti" non c'era più niente da fare.

E allora questo pone al COCER un problemino, anzi molti:

Lo voglia o no il primo è quello morale. Il COCER è a conoscenza che circa 2000 famiglie di militari in servizio, sono considerati "occupanti"?

Anche queste famiglie stanno sensibilizzando CASADIRITTO.

Sono in gran parte marescialli monoreddito con mogli e figli, passati improvvisamente da utenti a occupanti.

E poi, è pensabile che un Organo di Rappresentanza, con il quale peraltro negli ultimi anni due o tre anni abbiamo avuto e vorremo continuare ad avere franchi confronti sulle problematiche inerenti gli alloggi di servizio, voglia ignorare le sue ultime delibere rinnegando le posizione assunte?

Probabilmente la quasi totalità dei militari in servizio (e forse anche di qualche componente del Cocer), non sa che gli utenti "occupanti" hanno versato in loro favore fin dal 1994, decine di milioni di Euro (il 15% di tutti i canoni corrisposti), finiti chissà dove e che, invece, avrebbero dovuto finanziare l'accesso ai mutui casa con tassi agevolati.

Perché dal 31 marzo u.s. il COCER mantiene un silenzio assoluto sugli alloggi?

Pochi sono gli Euro che spetterebbero ad ognuno se dovessero essere finanziati con questo provvedimento.

Questa pioggia avvelenata e acida, non cadrà, come qualcuno auspica.

I nostri amici di sventura, avendo un reddito medio o medio basso, non  potranno mai pagare, quello che "l'obiettivo 9 " si proponeva. Quindi lasceranno gli alloggi e la loro vita sarà drammaticamente segnata.

Loro avranno una sciagura, altri dovranno sentire le colpe, anche chi poteva intervenire e non l'ha fatto. I trenta denari nessuno potrà spartirli.

L'emendamento avrà prodotto i suoi danni le famiglie saranno cacciate.

Il bel gruppo delle menti "raffinate"che voleva i canoni insostenibili, ora sta per riuscirci, complimenti. Rimarranno tante altre case vuote, oltre  4000. Proprio un bel risultato. Si attende una delibera per analizzare e prendere atto del disastro.

Tutti noi già la stiamo aspettando. Ma sarà ormai a tempo scaduto.

Caro Ministro, non abbiamo avuto mai il piacere di incontrarla personalmente. L'On. Crosetto e il dr. Petri, suoi delegati si sono degnati. Lei è rimasto insensibile al punto di non rispondere mai a lettere e fax (circa 16.000 nelle varie tornate), che chiedevano un incontro.

Che ne pensa di questo disastro ?

E' o era a conoscenza del famoso "obiettivo 9" ora emerso con l'ex emendamento Germontani, ex Azzolini ed ora testo a tutti gli effetti?

Chissà signor Ministro, se ella vorrà finalmente parlare. Lei sarà il primo Ministro della Difesa che caccerà i militari, dopo almeno 20 anni, tra cui pensionati, vedove e handicappati gravi, avendo cancellato un diritto previsto dalle leggi 537 e 724 e instaurato una norma che deriva chissà da dove, ma noi lo sappiamo.

Avrà letto le centinaia di lettere a Lei indirizzate e che il nostro sito pubblica?

Se vuole, potrà trovare il tempo. Scoprirà un mondo che a lei sembra sconosciuto, che le procurerà dei forti dubbi e ripensamenti, almeno lo speriamo. Non vogliamo nemmeno immaginare che vorrà scegliere di non leggerle.

Sono sicuro che una pausa di riflessione se vorrà potrà farla, trovando una possibile via d'uscita, sig. Ministro, una " strategic exit ".

CASADIRITTO ne prenderà atto pubblicamente e la ringrazierà.

Cordialmente

Roma 20 luglio 2010

Sergio Boncioli

Coordinatore Nazionale CASADIRITTO

*******************************

ULTIMORA

La Camera dei Deputati approva il testo di legge dell'art. 6.21. quater

Questo che segue è l'ottimo lavoro eseguito dalle "menti sopraffine" dei soliti noti ed il silenzio colpevole di chi poteva fare e dire e non ha fatto e detto.

Roma 21 luglio 2010

Sergio Boncioli

Coordinatore Nazionale CASADIRITTO

Articolo 6.

(Riduzione dei costi degli apparati amministrativi).

21-quater.

"Con decreto del Ministero della difesa, adottato d'intesa con l'Agenzia del demanio, sentito il Consiglio centrale della rappresentanza militare, si provvede alla rideterminazione, a decorrere dal 1o gennaio 2011, del canone di occupazione dovuto dagli utenti non aventi titolo alla concessione di alloggi di servizio del Ministero della difesa, fermo restando per l'occupante l'obbligo di rilascio entro il termine fissato dall'Amministrazione, anche se in regime di proroga, sulla base dei prezzi di mercato, ovvero, in mancanza di essi, delle quotazioni rese disponibili dall'Agenzia del territorio, del reddito dell'occupante e della durata dell'occupazione. Le maggiorazioni del canone derivanti dalla rideterminazione prevista dal presente comma affluiscono ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato, per essere riassegnate per le esigenze del Ministero della difesa."


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