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Alloggi demaniali della Difesa: si incominciano a concretizzare le iniziative di CASADIRITTO per ridurre gli effetti perversi dei canoni di mercato per sfrattare gli occupanti PDF Stampa E-mail

COMITATO NAZIONALE UTENZA E VALORIZZAZIONE DEMANIO MILITARE DI ABITAZIONE

Via Garibaldi, 3 - 00153 Roma

Tel. - 065883981 - www.casadiritto.it

DOMANDANO A  CASADIRITTO: MA PERCHE' NON CHIEDETE DI PIU' ?

PARLIAMONE SUBITO

Brevi cenni di una storiaccia italiana,con annesse istruzioni

I fatti sono noti. Approfittando della assoluta mancanza del necessario controllo da parte della politica, su un problema come quello degli alloggi, che investe sia l'operatività delle Forze Armate (ASI ) ma che si fa carico altresì delle famiglie (AST), taluni ambienti più oltranzisti hanno colpito duro.

In definitiva dal  1-1 -2011 non hanno più validità le leggi:

  • N° 724 art. 43 (equo canone + 50% con obbligo di rilascio;
  • N° 537 art. 9 comma 7 (equo canone entro il limite di reddito e continuità con deroga).

Questa è la base  di partenza, che deve essere ben recepita da tutti, specialmente dai distratti e dalle "news entry" che prima stavano alla finestra, per vedere come andava a finire.

LA STORIACCIA

E' noto che la trascuratezza, sciatteria e nei casi più gravi menefreghismo, hanno portato, negli anni, gli alloggi, ad uno stato deprecabile di abbandono e di degrado, che è sotto gli occhi di tutti noi, che negli alloggi ci abitiamo. Vetustà e carenza di risorse hanno fatto il resto. L'espandersi abnorme della categoria ASI, alloggi assegnati pressoché gratis, hanno accentuato tale fenomeno.

Il denaro fresco proveniente mese dopo mese dal gettito dell'unico soggetto che sostanzialmente versa 35 milioni di Euro l'anno, è stato usato come un assalto alla diligenza, per eseguire lavori in maniera discutibile, irrituali ed anomali.

Quanti di quei denari sono stati investiti in una diligente opera manutentiva ? O per i mutui ai militari come previsto dalla Legge "Casadiritto"? (724 e 537).

Le case crollano o cadono a pezzi (è recente il caso di Bologna). Non è corretto fare casi personali ma nella casa di chi scrive, da più di 30 anni, non si è visto mai nessuno, nemmeno per lavori urgenti.

Non ci sono soldi, è la parola d'ordine.

L'abnegazione ed il sacrificio economico di noi tutti servono per tenere in piedi, se è possibile, questi alloggi, che in ogni città, si notano subito per la loro trascuratezza.

E è per questo che nel tempo si sono creati 4000 alloggi non più riassegnabili, e per questo sottratti alle aspettative delle famiglie.

Inutili sprechi di denaro tipo "tardo impero" non fanno altro che accentuare il problema, pur di soddisfare qualche "voglia".

Dopo l'illusorio tentativo di cartolarizzazione, ove la Difesa veniva espropriata e per questo cacciava di casa altre 5000 famiglie, la Senatrice Pisa e molti altri con il DDL 559, trasversale tra partiti, presentava al Senato una Legge che da una parte si proponeva di vendere gli alloggi non più necessari e dall'altra reperire risorse per costruirne degli altri, pur salvaguardando i diritti delle fascie medie e medio basse che in molti casi non potevano affrontare l'acquisto.

Ricordiamo addirittura le lodi di SMD, dell'intero COCER presenti alla Conferenza Stampa di presentazione al Senato. Venivano bloccati gli sfratti (siamo all'ottobre 2007), fino a che non sarebbero state attuate sostanzialmente le vendite.

Ma poi una ventata spazzò tutto: la Legge 244 venne violentata (e molto di più) da un Regolamento che parlava d'altro. Venivano spazzate persino le tutele, e le leggi 537 e 743 venivano di fatto cancellate, dall'art. 2 comma 3 dal Regolamento del 18 maggio 2010, Ministro della Difesa.

CASADIRITTO avvertì subito del pericolo, tra l'indifferenza dei più sprovveduti tra gli utenti e di quelli da sempre meno partecipi o da pseudo rappresentanti di "pianerottolo" che pensavano solo alla vendita, senza curarsi ne di regole ne tantomeno dei diritti che andavano a farsi benedire, come per dire: "io posso, degli altri chi se ne frega". La nostra Associazione cercò disperatamente di coinvolgere prima il COCER (vedere gli articoli d'archivio degli ultimi due anni), il Sottosegretario on. Crosetto (eclissatosi dopo il dicembre 2008) mentre ricordiamo una strana trasmissione di EXIT del novembre 2008, dove CASADIRITTO venne oscurato, ed il Ministro della Difesa, malgrado l'argomento trattato era quello degli alloggi, volle parlare per forza dello spot sul IV novembre, cosa lodevole ma non pertinente sull'argomento, che la presentatrice si ostinava a non mandare in onda.

Bisogna ricordare come uscì il Decreto (sulla 244): Consiglio d Stato, Corte dei Conti, COCER, Parlamento, nulla poterono. Dopo 30 mesi, anziché gli 8 previsti, questo Regolamento super corazzato da una cortina di ferro, fu registrato.

Ma chi tirava le fila ? A noi sembra chiaro, quelli che avevano ipotizzato e poi concretizzato: "rendere insostenibile il pagamento del canone".

Ci siamo capiti o no ? (vedere gli articoli riportati nel nostro sito)

Ora che finalmente sono state riportate nel testo della mozione On. Di Biagio le epiche gesta del famoso Obiettivo 9.

Speriamo che anche il Parlamento se ne occupi.

Noi di CASADIRITTO, "dell'Obiettivo 9" ne stiamo parlando da due anni, ma ai distratti anche tra noi, sembrava il nome di un Reality televisivo o di una serie poliziesca e, forse, non capivano o non leggevano, ma quelli (dell'Obbiettivo 9) lavoravano su di un imput preciso: togliere i diritti e cacciare le famiglie attraverso canoni "insostenibili".

Qualche generalone dell'aeronautica, ora in pensione, inveisce contro CASADIRITTO, perché è troppo "morbida". Ma costoro prima cosa facevano e cosa dicevano ? Quando si passa dall'altra parte, bisogna avere l'umiltà di mettersi in fila. E soprattutto mettersi a studiare anche a 60 anni, anche se la "forma mentis"  è quella che è..

Ritorniamo a quelli dell'Obiettivo 9.

Bisognava trovare solo i tempi giusti, che venivano individuati da 1 gennaio 2009 per modificare le norme. Hanno sbagliato di poco, ma messa a punto l'artiglieria, il colpo è stato micidiale:

  • Il 18 maggio 2010 con il Regolamento art. 2 comma 3;
  • Il 31 maggio 2010 con il D.L. art. 6 - 21 quater.

Durante questa calda e sofferta estate, CASADIRITTO si è mobilitato fino alla sofferenza: Assemblee, drammatici convegni, in cui CASADIRITTO ha subito avvertito gli utenti di quello che a livello legislativo si andava preparando. Alcuni utenti che ora sognano fantastiche barricate e gesti traumatici forse allora erano affaccendati al mare a fare i bagnetti con paletta e secchiello mentre altri, con l'aria di chi aveva già visto tutto: "ma Boncioli, vedrai, tutto si risolve, Sei tu che sei un pessimista".

Ma la realtà è stata presto svelata: la legge finanziaria blindata con due voti di fiducia, è passata votata dalla maggioranza di governo.

A nulla sono valsi tentativi generosi di migliaia di utenti con CASADIRITTO: lettere, fax, e mail sono stati inviati in ogni dove: La Russa, Crosetto, il Presidente del  COCER, la sen. Germontani, il Sen. Azzolini i vari destinatari.

Ora tutta questa preziosa testimonianza fa bella mostra di se sul nostro sito e ne costituisce il tesoretto in quanto patrimonio di gente vera e sincera, anche se inascoltata.

Ciò nonostante, in piena estate CASADIRITTO ha proseguito. Siamo riusciti persino in un'opera impossibile: una Delegazione ha incontrato la Senatrice Germontani, che aveva approvato e prima proposto il 6, 21 quater. Forse non è stato colto nella maniera giusta il comportamento onesto e generoso della Senatrice, che ci ha fornito particolari interessanti di come era nato quell'emendamento; è facile intuire chi ne erano stati gli autori occulti. Ora alcune persone in buonafede certamente, ci dicono: ma perché quegli atti parlamentari cui si chiede il sostegno dei fax o mal per essere messi all'O.D.G. al Parlamento, non contengono proposte più incisive ? Perché non chiedere la soppressione dell'art. 6 ?

E allora bisogna ricordare che la Legge è stata fatta e votata e sappiamo chi e perché lo ha fatto. Per abrogarla ci vorrebbe un'altra maggioranza . Quella Legge ci relega al rango di occupanti e per questo ci attribuisce un canone di occupazione a partire dal 1 gennaio 2011, fermo restando l'obbligo del rilascio.

Ma non ci facciamo mancare nulla: infatti incombono anche quelli che si preoccupano solo di chiedere: "ma io ci sono nell'elenco? (delle vendite).

C'è da rabbrividire. Che cosa sta facendo CASADIRITTO, in questo momento ?

Cerca di ridurre il danno.

Sono in corso al Parlamento Atti che vanno in questo senso. La Sen. Germontani e altri si sono finalmente ricreduti e faranno tutto il possibile di quello che è possibile fare.

Il Consiglio Comunale di Roma, come sappiamo è intervenuto, con l'autorevolezza che gli compete,pronunciandosi a favore degli utenti.

Speriamo ancora in un incontro con il Sottosegretario Crosetto, ma l'unico obiettivo possibile, lo ricordiamo, è la riduzione del danno prevedendo:

  • esenzione delle categorie protette (ex Legge 537) dai canoni di mercato;
  • sostenibilità dei canoni rispetto al reddito;
  • contestualità della decorrenza del pagamento con la notifica;
  • temporaneo blocco degli sfratti (già ripresi)

E sarebbe già un miracolo.

Potrebbe prendere corpo la possibilità di realizzare una grande iniziativa a Roma.

Ma occorre determinazione ed intelligenza.

Tanti fax e mail subito.

Nell'Italia che emerge dagli avvenimenti di questi giorni, in un Paese paralizzato, ove certe Istituzioni appaiono al contrario di quello che dovrebbero essere, ecco che si spiega perché ha vinto "l'obiettivo 9".

Purtroppo si sta consumando un dramma di migliaia di famiglie nell'assoluta indifferenza dei Responsabili politici della Difesa.

Anche se ancora sembre impossibile, CASADIRITTO conta su quanto innanzi detto, senza voler illudere nessuno. Se altri hanno proposte più credibili e utili, ce le dicano, le accettiamo volentieri procedendo tutti assieme. Ce n'è bisogno.

Piccole istruzioni per l'uso, per tutti

Con tutta la simpatia che ci lega, a tutti gli amici ,è bene non fare confusione ,su questo:

  1. In questo momento, con la legge finanziaria approvata a luglio, per proporre una modifica ci vorrebbe un'altra maggioranza;
  2. Si può chiedere tutto, non è vietato, però chi presenta Atti Parlamentari deve tener conto di che cosa si sta parlando. Presentando una mozione o un atto, questo non deve essere estraneo alla legge corrente, pena l'inammissibilità, cioè l'annullamento. Sono possibili piccoli chiarimenti, ma solo nell'ambito della legge di cui trattasi;
  3. Quelli che si cimentano scoprendo fantasiose interpretazioni, debbono sapere che il decreto annuale previsto dalla Legge 537 -art. 9 -comma 7 valido per i redditi 2009, dal 1 gennaio 2011 semplicemente non esiste più. Tutti quelli che hanno perso il titolo concessorio, diventano occupanti anche quelli dell'ex Legge 537.

Grandi istruzioni pergli immemori

Se 17 anni di relativa, ma sofferta tranquillità hanno un senso (dal 1993 ad oggi), grazie al varo delle Leggi 537 e 724 del 1993 e 1994, tutti lo dobbiamo a quella meravigliosa anomalia costituita da CASADIRITTO vale a dire un gruppo di persone che da tutta Italia si sono messi in testa, non di cambiare il mondo, ma il vecchiume, il lerciume e quant'altro. Ci siamo riusciti ?

Da quanto sta accadendo purtroppo si sta ritornando indietro, ai vecchi metodi.

In ogni caso siamo ancora qui e per far si che possiamo ancora dire la nostra,  vi invitiamo  ad aderire all'autofinanziamento versando sul c/c postale n. 39898945 con causale CASADIRITTO.

Le buone idee hanno bisogno anche di buone gambe.

Roma 1 novembre 2010

Sergio Boncioli

Coordinatore Nazionale CASASADIRITTO

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DEPOSITATI GLI ATTI AL PARLAMENTO

INVIAMO E-MAIL E FAX AI PRESIDENTI SCHIFANI E FINI

Come ampiamente riferito, non appena andavano a delinearsi le miopi e tristemente note iniziative legislative portate aventi su iniziativa della Difesa contro le famiglie degli utenti degli alloggi della Difesa, CASADIRITTO ha portato e sta portando avanti numerose iniziative con le Istituzioni (Parlamento, Enti Locali, stessa Amministrazione delle Difesa), allo scopo di annullare o ridurre la portata delle enormi e mostruose conseguenze che ricadranno sulla testa delle nostre famiglie.

Presso il Parlamento questo delicatissimo lavoro si è concretizzato in questa fase con la presentazione di ATTI incisivi (Mozioni) sia alla Camera che al Senato. Ora si tratta di sensibilizzare i rispettivi Presidenti, l'On. Gianfranco Fini alla Camera e il Sen. Renato  Schifani al Senato, affinchè questi Atti vengano messi all'O.D.G., discussi e possibilmente approvati in tempi brevissimi.

A PARTE PUBBLICHIAMO I TESTI DELLE MOZIONI E I FAX SIMILE DI MAIL O FAX CHE DOBBIAMO INVIARE CON LA MASSIMA SOLLECITUDINE AI PRESIDENTI DI CAMERA E SENATO.

E' una gara contro il tempo.

Come sempre CASADIRITTO si mobilita per una causa nobile ed alla luce del sole. Senza "gruppi e cellule" come diavolo si fanno chiamare. Sappiamo che abbiamo dalla nostra parte tutte le forze di buon senso e costruttive (come è la storia di CASADIRITTO) difendiamo principi giusti e condivisibili, anche per l'Amministrazione della Difesa, dentro la quale sappiamo che esistono personalità che stentano a manifestarsi. AIUTIAMOLI AD AIUTARCI.

Roma li 1 novembre 2010

Sergio Boncioli

Coordinatore Nazionale CASASADIRITTO

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Via Garibaldi, 3 - 00153 Roma

Tel. - 065883981 - www.casadiritto.it

Al Presidente della Camera dei Deputati

On. Gianfranco Fini

Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Fax: 06 6760 5474

Certi della Sua sensibilità nei confronti delle famiglie e del personale in servizio, pensionati e vedove, abitanti gli alloggi della Difesa, confidiamo in un suo intervento per inserire urgentemente nel calendario dei lavori la mozione 1/00451 seduta 380 del 7-10-2010

La ringraziamo

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Famiglia --------------------------------------

Via         --------------------------------------

Città      ---------------------------------------

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Al Presidente del Senato della Repubblica

Sen. Renato Schifani

Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

FAX: 06-6706-2022

Certi della Sua sensibilità nei confronti delle famiglie e del personale in servizio, pensionati e vedove, abitanti gli alloggi della Difesa, confidiamo in un suo intervento per inserire urgentemente nel calendario dei lavori la mozione ATTO n. 1 - 00315 pubblicato 12-10-2010 - Seduta 436

La ringraziamo

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Famiglia --------------------------------------

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Atto Senato Mozione 1-00338

presentata da GIAN PIERO SCANU mercoledì 3 novembre 2010, seduta n.451

SCANU, PEGORER, PINOTTI, DEL VECCHIO, GASBARRI, ZANDA, AMATI, BAIO, BARBOLINI, BIONDELLI, CASSON, CECCANTI, CHIAROMONTE, CHITI, DE SENA, DI GIOVAN PAOLO, FONTANA, GARAVAGLIA Mariapia, MAGISTRELLI, MARINI, MICHELONI, PERTOLDI, SANNA, STRADIOTTO

Il Senato, premesso che:

  • la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il 2008), all'articolo 2, comma 627, ha stabilito che: «In relazione alle esigenze derivanti dalla riforma strutturale connessa al nuovo modello delle Forze armate, conseguito alla sospensione del servizio obbligatorio di leva, il Ministero della difesa predispone, con criteri di semplificazione, di razionalizzazione e di contenimento della spesa, un programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio di cui all'articolo 5, primo comma, della legge 18 agosto 1978, n. 497»;
  • la stessa legge n. 244, pur prevedendo la possibilità della vendita degli alloggi non più utili alle esigenze della Difesa, riconosce il diritto alla continuazione della locazione agli utenti non in grado di procedere all'acquisto, assicurando la permanenza negli alloggi ai conduttori o alle vedove con reddito non superiore a quello determinato annualmente con il decreto ministeriale di cui all'articolo 9, comma 7, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, ovvero con familiari portatori di handicap;
  • in data 18 maggio 2010 è stato emanato il decreto ministeriale n. 112, recante il regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per il personale militare;
  • l'articolo 7 del decreto ministeriale citato stabilisce che gli alloggi di servizio non più funzionali alle esigenze della Difesa sono alienati, con diritto di prelazione per il conduttore; in aperto contrasto con quanto stabilito dalla legge n. 244 del 2007 in merito al diritto di continuità della locazione, il regolamento ministeriale riconosce ai conduttori che abbiano manifestato la volontà di continuare nella conduzione dell'alloggio solo il diritto ad un contratto di locazione novennale, se il reddito del nucleo familiare non è superiore a 19.000 euro, ovvero a 22.000 euro nel caso di famiglie con componenti ultrasessantacinquenni o disabili, o solo il diritto ad un contratto di locazione quinquennale, se il reddito del nucleo familiare è superiore a quello indicato ma non superiore a quello determinato dal decreto di gestione annuale;
  • l'articolo 6, comma 21-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio 2011, sarà ridefinito il canone di occupazione dovuto dagli utenti che hanno perso il titolo di concessione, fermo restando per l'utente stesso l'obbligo di rilascio entro il termine fissato dall'amministrazione; la ridefinizione del canone sarà operata tramite decreto ministeriale da emanare d'intesa con l'Agenzia del demanio, sulla base dei prezzi di mercato, ovvero, in mancanza di essi, sulla base delle quotazioni rese disponibili dall'Agenzia del territorio, del reddito dell'occupante e della durata dell'occupazione,

impegna il Governo:

  • a modificare il decreto ministeriale n. 112 del 18 maggio 2010, al fine di garantire le disposizioni di cui all'articolo 2, commi da 627 a 629, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, relative al diritto di continuità nella conduzione dell'alloggio, senza limiti temporali, dei nuclei con familiari portatori di handicap o titolari di un reddito non superiore a quello stabilito secondo i parametri di cui all'articolo 9, comma 7, della legge 24 dicembre 1993, n. 537;
  • a presentare alle competenti Commissioni parlamentari di Camera e Senato, prima della sua emanazione, lo schema di decreto ministeriale di cui all'articolo 6, comma 21-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78;
  • a prevedere che le eventuali maggiorazioni di canone definite dal decreto ministeriale citato non siano applicabili agli utenti con familiari portatori di handicap o con il richiamato reddito familiare annuo lordo stabilito ai sensi dell'art. 9 comma 7 della legge 24 dicembre 1993, n. 537;
  • ad assicurare, comunque, negli altri casi, la sostenibilità dei nuovi canoni da introdurre in relazione ai redditi complessivi familiari dei conduttori degli alloggi;
  • a prevedere esplicitamente che qualunque variazione dei canoni attualmente vigenti sia efficace solo a partire dalla data della notifica formale agli interessati della variazione stessa;
  • a garantire ai conduttori l'esercizio del diritto di acquisto dell'usufrutto dell'immobile, senza che sia necessario corrispondere una caparra confirmatoria o una fideiussione bancaria o assicurativa ai sensi dell'art. 7 del decreto ministeriale n. 112 del 2010, già sussistendo nell'ambito della stessa procedura, ai sensi del comma 4, lettera a), dello stesso articolo 7, la garanzia rappresentata dal prelievo automatico di una quota del reddito mensile del conduttore;
  • a disporre la sospensione delle procedure di recupero forzoso di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto ministeriale, n. 112 del 2010, sino all'emanazione del decreto di trasferimento al patrimonio disponibile dello Stato degli alloggi da alienare di cui all'articolo 6, comma 3, dello stesso decreto;
  • a riconoscere, con apposite iniziative normative, per quanto riguarda gli alloggi per i quali non si prevede la vendita, possibili ed alternative formule di acquisizione e/o conduzione dell'immobile, come l'acquisizione dell'usufrutto a vita per i conduttori sinetitulo ultrasessantacinquenni che manifestino la volontà di continuare nella conduzione stessa.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

 
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