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speciale pensioni: età donne, quota 100 e reversibilità,le ipotesi del governo, le dichiarazioni delle forze politiche PDF Stampa E-mail

Accelerare i tempi per l'equiparazione dell'età per l'accesso alla pensione di vecchiaia tra donne e uomini e una stretta alle pensioni di anzianità con un rapido aumento delle quote per l'accesso alla
pensione anticipata ma anche un intervento sugli assegni di reversibilità con la penalizzazione di chi rischia di prenderlo per lungo tempo: sono le principali ipotesi sulle quali già nelle passate settimane si erano esercitati i tecnici per valutarne gli effetti e che, a seconda delle scelte che verranno fatte stasera, potrebbero essere adottate o meno.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.


Il Governo è spaccato con la Lega che chiede di non mettere mano al sistema previdenziale ma da più ministri arriva la richiesta di agire sulle pensioni di anzianità ed è probabile che la stretta sulla pensione anticipata sia uno dei temi principali del Consiglio dei ministri di oggi. Si lavora su "quota 100" ovvero il passaggio dall'attuale quota 96 (per i dipendenti tra etò e anni di contributi) a 100 con almeno 64 anni di età in tempi brevi. Secondo alcuni studi, il passaggio a quota 100 entro il 2015 porterebbe a quella data (tra il 2013 e
il 2015) risparmi complessivi per oltre due miliardi per poi aggirarsi su risparmi per 1,7, 1,8 miliardi l'anno.
L'altra ipotesi e' quella di lasciare ferma l'attuale età di uscita (60 anni minimo con 36 di contributi per i lavoratori dipendenti) ma con penalizzazioni economiche per chi abbandona il lavoro prima dell'età di vecchiaia. Si darebbe così la liberta' di uscita dal lavoro ma prevedendo svantaggi per chi lo fa. Comunque nella stretta dovrebbero rientrare anche coloro che adesso con 40 anni di contributi possono uscire dal lavoro indipendentemente dall'età anagrafica (e quindi prima dei 60 anni).
L'altra strada sulla quale il Governo potrebbe accelerare è quella dell'adeguamento dell'età di vecchiaia delle donne nel settore privato (adesso a 60 anni a fronte dei 65 anni degli uomini e dei 61 delle donne del pubblico che nel 2012 andranno direttamente a 65). E' previsto al momento un adeguamento molto "soft" tra il 2014 e il 2026 e si potrebbe decidere di accelerare su questo (lo scalone a 65 anni nel 2012 per le donne del privato porterebbe secondo alcuni calcoli dei tecnici 3,5 miliardi di risparmi nel triennio 2013-2015).
Sembra più difficile che si intervenga di nuovo sull'adeguamento dell'età di pensionamento all'aspettativa di
vita fissato per ora al 2013 ma anche sull'estensione del contributivo pro rata per tutti. E' possibile invece che arrivi una stretta sulle pensioni di reversibilità. Si riduce l'assegno sulla base dell'aspettativa di vita nel senso che prenderà di meno chi ha un'età molto inferiore a quella del coniuge e quindi un'aspettativa di vita (e di pensione) molto lunga. Resta sul tappeto anche l'ipotesi del contributo di solidarietà dei baby pensionati, una misura che sarebbe utile come segnale ma che garantirebbe pochi milioni di risparmi. (ANSA).PENSIONI: CGIL, BASTA CON MISTIFICAZIONI; RIBELLARSI E' GIUSTO =

(AGI) - Roma, 24 ott. - "Noi vogliamo denunciare
l'inaccettabile processo di mistificazione che accompagna la
questione previdenziale" contro il quale "e' giusto
ribellarsi". E' quanto afferma in una il segretario confederale
Cgil e coordinatore nazionale dell'area "Lavoro Societa'",
Nicola Nicolosi, commentando le ipotesi di aumento dell'eta'
pensionabile a 67 anni. "Ieri il presidente del Consiglio -
spiega Nicolosi - ha annunciato l'intenzione di intervenire
nuovamente sulla previdenza, sottolineando il proposito di
unificare l'eta' pensionabile a 67 anni. Il tutto accade,
incredibilmente, mentre si apprende del programma triennale di
16 miliardi di euro per l'acquisto di cacciabombardieri e per
onorare le commesse con le industrie belliche. L'innalzamento
progressivo dell'eta' pensionabile viene giustificato con
l'agganciamento alla prospettiva di vita e con l'esigenza di
adeguarsi a quanto previsto in altri paesi europei".
I dati, prosegue il sindacalista, "dimostrano come l'eta'
pensionabile in Italia sia piu' alta al cospetto degli altri
paesi: anche l'eta' effettiva, per citare un caso, e' gia' oggi
piu' alta rispetto a Francia e Germania. Non solo: i versamenti
contributivi mostrano intollerabili difformita' che Berlusconi
si guarda bene dall'andare a toccare: basti pensare che dinanzi
all'aliquota del 33% pagata dai lavoratori dipendenti per poter
sperare in una pensione decente, ben 6 milioni di lavoratori
autonomi versano tra il 10% e il 23%, accanto ai lavoratori
agricoli che versano il 18%". Secondo Nicolosi, "si tratta
dunque di rigettare le mistificazioni per poter difendere il
sistema previdenziale italiano e i lavoratori che lo sostengono
concretamente". (AGI)

Pensioni/ Cremaschi: No a nuovo taglio, è brutale aggressione
"Scendere di nuovo in piazza"

Roma, 24 ott. (TMNews) - "No al taglio delle pensioni, nuova
brutale aggressione ai diritti sociali del mondo del lavoro". Lo
dichiara Giorgio Cremaschi, presidente del comitato centrale
della Fiom-Cgil, che sollecita chi dice "no a Berlusconi e no
all`Europa delle banche" a "scendere di nuovo in lotta".
"Ancora una volta - afferma Cremaschi - un Governo
impresentabile, con un presidente del Consiglio ridicolo e
squalificato, apre la via ai diktat della dittatura finanziaria.
Diciamo di no a Berlusconi, ma diciamo no con altrettanta forza
alle misure che i due principali governi di destra europei,
quello francese e quello tedesco, insieme con il potere
autoritario della finanza e delle banche, vogliono imporre in
Italia, così come hanno fatto in Grecia".
Secondo il sindacalista della Fiom "bisogna di nuovo scendere in
piazza e avere chiaro che tutti i movimenti di lotta, dai
lavoratori ai cittadini indignati, agli studenti, ai movimenti
ambientali, hanno oggi due avversari. Da un lato il Governo in
carica, dall`altro il governo unico delle banche e della finanza
che ha commissariato il Governo Berlusconi".

PENSIONI: DI PIETRO, STASERA IN CDM SOLITO SCONCIO BALLETTO
CHE COSA ASPETTA QUIRINALE A FERMARE QUESTA GIOSTRA?

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''Quel che e' successo ieri a
Bruxelles e' la goccia che fa traboccare il vaso. O almeno lo
sarebbe in qualsiasi Paese civile e con ancora un briciolo di
dignita'. L'Europa ride di noi. Ci tratta, per la seconda volta
in pochi mesi, come degli irresponsabili mentecatti a cui
bisogna ordinare punto per punto cosa fare e quando farlo''. Lo
scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di
Pietro.
''La risata di Merkel e Sarkozy - dice - insulta 50 milioni
di italiani onesti facendo di tutta l'erba un fascio. Ci
colpisce tutti, si dovra' pagare un prezzo molto piu' alto per
colpa dei ritardi del governo. Il nostro e' un Paese serio,
onesto e laborioso, ma e' diventato la burletta del mondo e il
fanalino di coda dell'Europa per colpa di un satrapo gaudente e
irresponsabile che ha lasciato marcire la situazione economica
preoccupandosi solo dei suoi processi e dei suoi piaceri''.
''Ma il peggio, si sa, non ha mai fine. Stasera, nel
Consiglio dei Ministri che dovrebbe varare l'ennesima manovra,
iniziera' il solito sconcio balletto - prosegue Di Pietro -
fatto di veti incrociati e annunci a cui non seguira' nessun
fatto. Tutto cio' sta portando al punto di non ritorno la nostra
economia e la nostra immagine nel mondo''. ''Cosa aspetta il
presidente della Repubblica a fermare questa giostra? Fino a che
punto deve precipitare la situazione prima che qualcuno si
decida a intervenire?'', conclude Di Pietro. (ANSA).

(Adnkronos) - PENSIONI: FRATTINI, GIUSTO TOCCARLE, SE LEGA IN PIAZZA E' CONTRO ITALIA =

Roma, 24 ott. - (Adnkronos) - La necessita' di toccare le
pensioni "e' interesse dell'Italia" e la questione va affrontata "non
perche' piace a Bruxelles, ma perche' serve all'Italia". Cosi' il
ministro degli Esteri, Franco Frattini replica alle parole del
vicepresidente del Senato Rosi Mauro riguardo a una Lega in piazza
contro un'ipotesi di riforma delle pensioni.Di fronte alla prospettiva di una protesta
leghista contro la riforma delle pensioni Frattini, al termine di una
conferenza stampa alla Farnesina replica: "In questo caso
scenderebbero in piazza contro l'Europa, vediamo un po' che succede".
La Lega e' un importante alleato di governo, replicano i
giornalisti. "Il governo fa la sintesi -dice Frattini- credo che la
leadership del presidente del Consiglio debba in queste ore essere
aiutata ad essere all'altezza di quello che e' l'interesse
dell'Italia, non perche' piace a Bruxelles, ma perche' serve
all'Italia".

Pensioni/ Raisi (Fli): Serve svolta che Berlusconi non può dare
Necessario che il Cavaliere passi la mano

Roma, 24 ott. (TMNews) - "Non indulgiamo a facili ironie sul
presidente del Consiglio, soprattutto se a farle è un capo di
Stato estero, che non dovrebbe permettersi di irridere le
istituzioni di un paese partner. Ma purtroppo la credibilità
nulla di Berlusconi in Europa è diventata motivo di diffidenza
verso l`intero Paese, che nemmeno oggi vedrà una svolta vera
sulle pensioni, né sulle liberalizzazioni attese dall`Europa
entro mercoledì". Lo ha dichiarato in una nota Enzo Raisi,
deputato di Fli.
"La nostra spesa sociale - ha aggiunto - va riequilibrata: oggi
quella pensionistica ne assorbe il 60% del totale, contro il 45%
di quella tedesca; non a caso, d`altro lato, abbiamo il tasso di
occupazione più basso d`Europa tra i 55 e i 64 anni, al 36,6%
contro il 57,7% tedesco. Dobbiamo affrontare da soli i nodi
strutturali del paese, che sono quelli elencati nell`editoriale
di Giavazzi e Alesina oggi sul Corriere della Sera, per i quali
Fli ha già depositato in Parlamento una serie di proposte di
legge. Ma questo governo non ha la forza politica per
districarli, ed è per questo che è necessario che Berlusconi
passi la mano".

PENSIONI: DAMIANO, NON ACCETTABILI ULTERIORI INTERVENTI =

Roma, 24 ott. (Adnkronos) - "Non e' accettabile intervenire
nuovamente sulle pensioni". Lo dice Cesare Damiano capogruppo Pd in
commissione Lavoro della Camera.
"Nonostante le apparenti barricate della Lega, il governo di cui
Bossi fa parte -osserva- ha gia' abbondantemente messo le mani sulla
previdenza per far quadrare i conti. Non si puo' dimenticare, facendo
finta di niente, che le donne del settore pubblico e privato avranno
un progressivo innalzamento della pensione di vecchiaia da 60 a 65
anni, che la finestra fissa di un anno colpisce tutti i lavoratori,
compresi coloro che hanno maturato i 40 anni di contributi, che la
rivalutazione al costo della vita e' stata decurtata alle pensioni
medie e che l'aggancio all'aspettativa di vita allontanera'
ulteriormente il momento di andare in pensione".
"Non un euro di questi risparmi e' tornato sottoforma di tutela
alle donne o ai giovani e cosi' sara' anche per i tagli del futuro che
hanno l'unico obiettivo di fare cassa. Inoltre, non si puo' ancora una
volta ignorare che la riforma Prodi-Damiano del 2007 portera' dal 1°
gennaio 2013 a quota 97, non consentendo di andare in pensione a chi
ha maturato i 35 anni di contributi senza avere come minimo 62 anni di
eta'. Dare una rappresentazione statica del sistema e' fuorviante e
serve solo a distogliere l'attenzione dalla mancanza di scelte che si
rivolgano alla tassazione dei grandi patrimoni, delle transazioni
finanziarie e delle rendite'', conclude Damiano.

PENSIONI: MARONI,VEDREMO CDM MA NOI ABBIAMO GIA' DATO

(ANSA) - VARESE, 24 OTT - ''Vedremo in Cdm, sentiremo le
richieste e poi valuteremo'', comunque ''la nostra posizione e'
molto chiara sulla riforma delle pensioni: abbiamo gia' dato, i
pensionati hanno gia' dato''. Cosi' il ministro dell'Interno
Roberto Maroni ha risposto a una domanda su un possibile
intervento sulle pensioni come richiesto dall'Europa. (ANSA).

PENSIONI. CARLINO (IDV): DONNE PAGANO PREZZO PIU' ALTO
DA GOVERNO SOLO CHIACCHIERE.

(DIRE) Roma, 24 ott. - "Se oggi siamo sbeffeggiati dall'Europa,
un'ironia neanche troppo celata, dobbiamo ringraziare questo
governo di incapaci che ha preso provvedimenti volti solo a
deprimere l'economia. E le donne hanno indubbiamente pagato il
prezzo piu' alto". Lo dichiara Giuliana Carlino, capogruppo
dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, che aggiunge:
"L'eta' pensionabile e' stata gia' allungata di 5 anni- dice
ancora Carlino- cosi' come chiedeva l'Ue, ma a fronte di questo
necessario sacrificio neanche un euro e' stato investito per
creare servizi a loro utili, come asili nido, servizio di cura
per gli anziani o a la copertura per la maternita' per tutte le
donne, indipendentemente dal contratto di lavoro. Si e' trattato
di un vero e proprio scippo di 4 miliardi di euro dirottati verso
il ripianamento del debito. Oltre al danno la beffa. Se poi a
tutto questo aggiungiamo l'indegna cancellazione della norma
contro le dimissioni in bianco, sulle quali ho presentato un
ddl, il quadro dello scempio e' completo".
Conclude Carlino: "Investire sul lavoro femminile implica
mettere in atto una serie di misure volte a conciliare lavoro e
famiglia, prevedere incentivi alle imprese e per la formazione.
Ma di tutto questo governo e maggioranza cosa hanno fatto?
Assolutamente niente, perfettamente in linea con il loro stile:
pochi fatti, tante chiacchiere".

PENSIONI. PDCI: NESSUN INNALZAMENTO ETA', TERZO POLO SBAGLIA

(DIRE) Roma, 24 ott. - Siamo assolutamente contrari
all'innalzamento dell'eta' pensionabile e ascoltare il coro di
Si' che viene dal cosiddetto Terzo Polo - Udc, Fli - e il
silenzio, al momento assordante, della sinistra moderata e'
davvero avvilente". E' il commento di Manuela Palermi,
dell'Ufficio Politico Nazionale del Pdci-Federazione della
Sinistra.
"Abbiamo sempre considerato un governo di unita' nazionale una
iattura per la democrazia e per gli italiani. Il coro di
favorevoli ad una misura che e' un'ulteriore accanimento contro i
lavoratori, conferma la nostra opinione. Gia' oggi l'opposizione
parlamentare e' praticamente nulla. Con un governo di unita'
nazionale saremmo ad una sorta di dittatura di lorsignori. I
politici entusiasti dell'innalzamento dell'eta' pensionabile a 67
anni, da Della Vedova a Buttiglione, dovrebbero farsi un giretto
nei posti di lavoro, a cominciare dagli stabilimenti Fiat dopo la
"cura" Marchionne, per rendersi conto dello sfruttamento a cui
sono sottoposti i lavoratori e dei salari indecenti che prendono.
Quei lavoratori e quelle lavoratrici aspettano la pensione come
una liberazione. E invece questi galantuomini - come tutti sanno
affaticati dall'eccessivo lavoro politico - gliela vogliono
allungare fino alla vecchiaia".
"Un lavoratore metalmeccanico o una lavoratrice tessile-
afferma Palermi- arrivano a 67 anni in condizioni assai diverse
da quelle di Dalla Vedova o di Buttiglione. Le leggi si fanno
sulla base delle condizioni in cui versa il proprio popolo e non
perche' le ordinano Ue e Bce".

Governo/ Idv: Prima riforma pensionsamento Berlusconi e Bossi
Pugili suonati, via privilegi e sprechi prima di toccare pensioni

Roma, 24 ott. (TMNews) - "Bossi e Berlusconi hanno gi da tempo
superato l'et pensionabile, non tanto quella anagrafica ma
soprattutto quella politica: sono due pugili suonati ormai alle
corde, ripetono sempre gli stessi slogan senza la forza di
compiere una sola scelta nell'interesse del Paese". quanto
afferma in una nota il presidente dei Senatori IdV, Felice
Belisario.
"La priorità - aggiunge - deve essere quella di recuperare le
risorse riducendo i costi della politica, a partire dai vitalizi,
e combattendo l'evasione fiscale e contributiva. E' necessario
poi avviare un serio piano di liberalizzazioni e dismissioni del
patrimonio immobiliare pubblico, che per non dovr essere una
svendita a favore delle solite cricche di furbastri. Tutte misure
gi contenute nella contromanovra che l'IdV ha presentato in
Parlamento. Prima di cercare l'accordo sull'ennesima manovra
lacrime e sangue, Lega e Pdl dovrebbero eliminare le sacche di
privilegi e sprechi che avvelenano il Paese e proporre riforme
per rilanciare sviluppo e occupazione: ma questo Governo
ridicolo, ormai commissariato dall'Europa, capace solo di fare
cassa penalizzando le fasce pi deboli. Ci vadano Bossi e
Berlusconi in pensione questo s che potrebbe ridare prospettive
di crescita alla nostra economia".

Pensioni/ Rosi Mauro: Sindacato padano pronto allo sciopero
Impensabile toccarle, non dirò a lavoratori di lavorare 47 anni

Milano, 24 ott. (TMNews) - Premette di parlare da leader del
Sinpa, il Sindacato padano, e non da senatrice (leghista) della
Repubblica, Rosi Mauro, e avverte: "Impensabile toccare le
pensioni: il sindacato padano è pronto allo sciopero. Visto che
ne facciamo pochi, questa è la volta buona".
Anche se la vicepresidente del Senato afferma di non sapere "che
cosa farà la Lega", Rosi Mauro esprime la sua forte contrarietà
ad un innnalzamento dell'età pensionabile: "Io rappresento prima
di tutto gli indifesi. Non mi va di dire ai lavoratori di
lavorare 47 anni. Non siamo in un mondo virtuale: c'è tantissima
gente, e ce ne sarà ancora di più in futuro, dove tanta gente fa
il manovale o l'operaio in fabbrica. Le case non crescono da
sole".
Rosi Mauro, storica esponente leghista molto vicina al leader
Bossi, afferma di "sapere che c'è bisogno di differenziare la
data di pensionamento a seconda del tipo di lavoro svolto" ma
osserva che farlo in maniera indifferenziata "è una fregatura,
soprattutto per i giovani".

PENSIONI: PALERMI (PDCI), NO A INNALZAMENTO ETA'

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''No all'innalzamento dell'eta'
pensionabile'': lo afferma Manuela Palermi, dell'ufficio
politico del Pdci. ''Siamo assolutamente contrari
all'innalzamento dell'eta' pensionabile e ascoltare il coro di
si' che viene dal cosiddetto Terzo Polo - Udc, Fli - e il
silenzio, al momento assordante, della sinistra moderata e'
davvero avvilente. Abbiamo sempre considerato un governo di
unita' nazionale una iattura per la democrazia e per gli
italiani. Il coro di favorevoli ad una misura che e'
un'ulteriore accanimento contro i lavoratori, conferma la nostra
opinione''.
''Gia' oggi l'opposizione parlamentare e' praticamente nulla.
Con un governo di unita' nazionale - prosegue - saremmo ad una
sorta di dittatura di lorsignori. I politici entusiasti
dell'innalzamento dell'eta' pensionabile a 67 anni, da Della
Vedova a Buttiglione, dovrebbero farsi un giretto nei posti di
lavoro, a cominciare dagli stabilimenti Fiat dopo la 'cura'
Marchionne, per rendersi conto dello sfruttamento a cui sono
sottoposti i lavoratori e dei salari indecenti che prendono.
Quei lavoratori e quelle lavoratrici aspettano la pensione come
una liberazione. E invece questi galantuomini (come tutti sanno
affaticati dall'eccessivo lavoro politico) gliela vogliono
allungare fino alla vecchiaia. Un lavoratore metalmeccanico o
una lavoratrice tessile - afferma Palermi - arrivano a 67 anni
in condizioni assai diverse da quelle di Dalla Vedova o di
Buttiglione. Le leggi si fanno sulla base delle condizioni in
cui versa il proprio popolo e non perche' le ordinano Ue e
Bce''. (ANSA).

PENSIONI. BOCCHINO: OK A RIFORMA, POI BERLUSCONI SI DIMETTA

(DIRE) Roma, 24 ott. - "C'e' un solo modo per rispondere
all'offensivo sorrisetto di Sarkozy: fare le riforme europee che
da troppo tempo son richieste all'Italia. Partendo
dall'allungamento dell'eta' pensionabile, come Fini richiede da
piu' di un anno". Lo dice il vicepresidente di Fli, Italo
Bocchino.
"Futuro e Liberta' sfida Governo e Pdl a portare in Aula una
riforma europea delle pensioni, a prescindere dalle note
resistenze leghiste- aggiunge- siamo pronti a votarla, a patto
che un minuto dopo il premier vada al Quirinale a rassegnare le
dimissioni. L'Italia non puo' permettersi un Governo diviso e con
credibilita' zero".

PENSIONI: BELISARIO (IDV), BERLUSCONI E BOSSI PUGILI SUONATI =

Roma, 24 ott. (Adnkronos)- "Bossi e Berlusconi hanno gia' da
tempo superato l'eta' pensionabile, non tanto quella anagrafica ma
soprattutto quella politica: sono due pugili suonati ormai alle corde,
ripetono sempre gli stessi slogan senza la forza di compiere una sola
scelta nell'interesse del Paese". E' quanto afferma in una nota il
Presidente dei Senatori IdV, Felice Belisario. "La priorita' -
aggiunge - deve essere quella di recuperare le risorse riducendo i
costi della politica, a partire dai vitalizi, e combattendo l'evasione
fiscale e contributiva".
Per Belisario, inoltre, "e' necessario poi avviare un serio
piano di liberalizzazioni e dismissioni del patrimonio immobiliare
pubblico, che pero' non dovra' essere una svendita a favore delle
solite cricche di furbastri. Tutte misure gia' contenute nella
contromanovra che l'IdV ha presentato in Parlamento".
"Prima di cercare l'accordo sull'ennesima manovra lacrime e
sangue, Lega e Pdl -continua Belisario- dovrebbero eliminare le sacche
di privilegi e sprechi che avvelenano il Paese e proporre riforme per
rilanciare sviluppo e occupazione: ma questo Governo ridicolo, ormai
commissariato dall'Europa, e' capace solo di fare cassa penalizzando
le fasce piu' deboli". "Ci vadano Bossi e Berlusconi in pensione
-conclude Belisario- questo si' che potrebbe ridare prospettive di
crescita alla nostra economia".

Pensioni: Mastrapasqua, Allineare Anzianità A Europa

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Il sistema previdenziale italiano e'
allineato all'Europa per quanto riguarda la pensione di
vecchiaia ma non per quello dell'anzianita' per la quale sarebbe
utile ''accelerare la transizione'' per allineare il sistema
agli altri Paesi. Lo ha detto il presidente Inps, Antonio
Mastrapasqua intervistato su La7. Si discute da tanto tempo - ha
detto - sulla necessita' di accelerare la transizione del
sistema per l'anzianita' per allinearla all'Europa. (ANSA).

PENSIONI. REGUZZONI: LEGA CONTRARIA A QUALSIASI RIFORMA

(DIRE) Roma, 24 ott. - "La Lega e' sempre stata contraria
all'ipotesi di ridiscussione dell'eta' pensionabile. Abbiamo
fatto le nostre proposte alternative. Di questa questione ne
discutera' il Consiglio dei ministri". E' netto Marco Reguzzoni,
capogruppo della Lega nord alla Camera, ospite della 'Telefonata'
di Maurizio Belpietro.
Reguzzoni spiega che il Carroccio e' contrario a "una
qualsiasi riforma delle pensioni", ma aggiunge siamo anche
"contro la patrimoniale, che e' proposta dalla sinistra"- Invece,
"si puo' incidere, a costi molto limitati e in maniera positiva
sui bilanci pubblici, dando degli incentivi ai contratti
part-time a quelle donne che sono anche mamme e che hanno quindi
dei figli a carico e che con l'attuale struttura dei contratti
sono di fatto escluse dal mondo del lavoro. Un provvedimento che
non ha grandi costi e che e' stato fatto in tutti paesi europei,
mentre nel nostro paese ancora non c'e'".
Insomma, per il capogruppo della Lega alla Camera, "si possono
fare misure che non costano e che riescono a far ripartire
l'economia".

PENSIONI: REGUZZONI, LEGA CONTRARIA A INTERVENTO
DI QUESTA QUESTIONE NE DISCUTERA' OGGI IL CDM

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''La Lega e' sempre stata contraria
all'ipotesi di ridiscussione dell'eta' pensionabile. Abbiamo
fatto le nostre proposte alternative. Di questa questione ne
discutera' il Consiglio dei ministri''. Lo ha detto Marco
Reguzzoni, capogruppo della Lega nord alla Camera, durante la
''Telefonata'' di Maurizio Belpietro. Quanto alla conferenza stampa di ieri
nel corso della quale il presidente Sarkozy e la cancelliera
Merkel hanno avuto unatteggiamento giudicato dai presenti
irridente nei confronti dell'Italia, Reguzzoni ha detto di aver
trovato ''abbastanza irritante la conferenza stampa di Sarkozy e
Merkel ieri a Bruxelles. Il nostro governo ha fatto dei passi da
gigante ed e' quello che ha fatto piu' di tutti gli altri nella
storia della Repubblica e che ha contribuito al risanamento del
bilancio''.
''Il raggiungimento del pareggio di bilancio, come noi siamo
riusciti a fare, era davvero un'utopia solo qualche anno fa.
Servono invece - ha aggiunto - misure per far rilanciare
l'economia, per far ripartire la crescita e credo che questo sia
il vero problema di oggi''. Ma la spinta per la crescita non
puo' venire, per Reguzzoni, ne' dalla riforma delle pensioni ne'
da una patrimoniale. ''Noi siamo contro una qualsiasi riforma
delle pensioni e siamo contro la patrimoniale. Si puo' invece
incidere, a costi molto limitati e in maniera positiva sui
bilanci pubblici, dando degli incentivi ai contratti part-time a
quelle donne che sono anche mamme e che hanno quindi dei figli a
carico e che con l'attuale struttura dei contratti sono di fatto
escluse dal mondo del lavoro. Un provvedimento - ha osservato -
che non ha grandi costi e che e' stato fatto in tutti paesi
europei, mentre nel nostro paese ancora non c'e'''. (ANSA).

CRISI:E.LETTA,ALZARE ETA' PENSIONABILE PER AIUTARE GIOVANI
MA DAL VERTICE UE EMERGE EVIDENTE RICHIESTA DI UN NUOVO GOVERNO

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''L'Europa ci chiede di saltare
un'asticella cosi' alta che Berlusconi non e' chiaramente in
grado di superare e l'unica risposta sarebbe un governo di
responsabilita' nazionale per far fronte a sfide epocali''. Lo
afferma alla Stampa Enrico Letta secondo cui la soluzione
invocata dai nostri partner ''dopo la figuraccia fatta da un
premier ormai totalmente isolato'' sta in un ''intero programma
di governo orientato allo sviluppo'' come quello preparato dal
Pd.
Secondo Letta, inoltre, va alzata l'eta' pensionabile ''come
in tutta Europa. E con le risorse ottenute - aggiunge - da
investire nel welfare, bisogna risolvere il problema dei
giovani, sia in termini di incentivi occupazionali che di
pensioni per il loro futuro''. ''Bisogna sapere - spiega poi
Letta - che l'Italia oggi e' il somaro d'Europa ed e' chiaro che
ci dicono che per fare le cose che servono questo governo non e'
all'altezza. Per affrontare i nodi di fisco, pensioni, patrimoni
e lavoro, serve un governo di responsabilita' nazionale che
abbia un grande consenso sociale. E questo vertice - aggiunge -
dice anche a noi dell'opposizione che ci vorranno riforme
coraggiose e che non c'e' spazio per il conservatorismo''.

CRISI: LETTA (PD), DA VERTICE UE RICHIESTA DI NUOVO GOVERNO =

Roma, 24 ott. (Adnkronos) - "L'Europa ci chiede di saltare
un'asticella cosi' alta che Berlusconi non e' chiaramente in grado di
superare". Lo dice il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, a La
Stampa. Per questo, aggiunge, "l'unica risposta sarebbe un governo di
responsabilita' nazionale per far fronte a sfide epocali". E questa,
secondo Letta, la soluzione invocata dai leader europei "dopo la
figuraccia fatta da un premier ormai totalmente isolato".
Per il vicesegretario del Pd, il governo non riuscira' a
realizzare la riforma delle pensioni di cui ha parlato ieri
Berlusconi: "Non credo che presentera' alcunche' di strutturale
perche' la Lega non vuole". Ma se portassero una riforma in Parlamento
"noi siamo pronti a dire la nostra".
Il Pd ("tutti, Bersani in testa") ha un'idea "chiara" sulle
pensioni: "riteniamo vadano eliminati i vincoli sul tema dell'eta'
pensionabile per tornare alla logica della flessibilita' e
volontarieta' che era nei principi originari della riforma Dini del
'95. E che poi dal 2002 ad oggi Maroni e Sacconi hanno irrigidato con
la logica delle quote". E poi si' all'innalzamento dell'eta'
pensionabile: "Si', come in tutta Europa".

PENSIONI: BUTTIGLIONE, UDC VOTERA' RIFORMA BEN FATTA

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''Se la riforma delle pensioni con
l'innalzamento a 67 anni dell'eta' pensionabile sara' ben fatta,
l'Udc e' pronto a votarla'': lo ha detto Rocco Buttiglione,
commentando con l'ANSA l'esito del vertice europeo di ieri.
''Certo - ha osservato - sarebbe stato meglio aver agito non
sotto la dettatura dell'Europa''. Per il presidente dell'Udc la
richiesta del vertice europeo di Bruxelles va nella direzione
auspicata dall'Udc in una posizione pressoche' solitaria. ''La
nostra posizione sulla via da imboccare per uscire dalla crisi,
non e' cambiata. Noi diciamo: i lavoratori lavorino di piu',
fino a 67 anni; i ricchi paghino di pi- attraverso una
patrimoniale''.
Patrimoniale, spiega Buttiglione, che dovrebbe riguardare
tutti i patrimoni, immobiliari e mobiliari, superiori a 1,5
milioni. ''Non e' pensabile - ha aggiunto Buttiglione - che in
un Paese dove il 10% delle famiglie detiene oltre il 50% della
ricchezza, non sia possibile chiedere uno sforzo supplementare a
chi ha di piu' per risanare le finanza pubblica''.
''L'Udc - ha concluso - e' pronta a votare una riforma delle
pensioni nella direzione auspicata dall'Europa. Pero',
diciamolo, sarebbe stato molto meglio se il governo l'avesse
fatta ascoltando il nostro richiamo nelle Aule parlamentari
invece di farsela prescrivere dai partner europei''. (ANSA).

PENSIONI: REGUZZONI, LEGA SEMPRE STATA CONTRARIA (2) =

(Adnkronos) - "Negli altri paesi europei c'e' una struttura di
stato sociale diversa dalla nostra", prosegue Reguzzoni a proposito
del fatto che negli altri paesi europei si va in pensione piu' tardi
rispetto all'Italia.
"Oggi le nostre donne che vanno in pensione qualche anno prima
di quanto avvenga in altri paesi suppliscono ad alcune carenze dello
stato sociale, ad esempio mancanza di asili nidi, fanno le nonne",
conclude.

PENSIONI. REGUZZONI: LEGA CONTRARIA A QUALSIASI RIFORMA

(DIRE) Roma, 24 ott. - "La Lega e' sempre stata contraria
all'ipotesi di ridiscussione dell'eta' pensionabile. Abbiamo
fatto le nostre proposte alternative. Di questa questione ne
discutera' il Consiglio dei ministri". E' netto Marco Reguzzoni,
capogruppo della Lega nord alla Camera, ospite della 'Telefonata'
di Maurizio Belpietro.
Reguzzoni spiega che il Carroccio e' contrario a "una
qualsiasi riforma delle pensioni", ma aggiunge siamo anche
"contro la patrimoniale, che e' proposta dalla sinistra"- Invece,
"si puo' incidere, a costi molto limitati e in maniera positiva
sui bilanci pubblici, dando degli incentivi ai contratti
part-time a quelle donne che sono anche mamme e che hanno quindi
dei figli a carico e che con l'attuale struttura dei contratti
sono di fatto escluse dal mondo del lavoro. Un provvedimento che
non ha grandi costi e che e' stato fatto in tutti paesi europei,
mentre nel nostro paese ancora non c'e'".
Insomma, per il capogruppo della Lega alla Camera, "si possono
fare misure che non costano e che riescono a far ripartire
l'economia".

Ultimatum Ue all'Italia: Berlusconi punta alle pensioni, la Lega lo blocca
L'Europa ci chiede misure urgenti, alle 18 convocato il Consiglio dei ministri straordinario. Il Carroccio: "Non ridiscutiamo l'eta' pensionabile"

ROMA - Il Consiglio dei ministri e' convocato in via
straordinaria, in data odierna alle ore 18 a Palazzo Chigi, per
l'esame delle misure conseguenti al Consiglio europeo di ieri e
in vista del prossimo Consiglio europeo di mercoledi'.
LE PENSIONI NON SI TOCCANO - "La Lega e' sempre stata contraria
all'ipotesi di ridiscussione dell'eta' pensionabile. Abbiamo
fatto le nostre proposte alternative. Di questa questione ne
discutera' il Consiglio dei ministri". E' netto Marco Reguzzoni,
capogruppo della Lega nord alla Camera, ospite della 'Telefonata'
di Maurizio Belpietro.
Reguzzoni spiega che il Carroccio e' contrario a "una
qualsiasi riforma delle pensioni", ma aggiunge siamo anche
"contro la patrimoniale, che e' proposta dalla sinistra". Invece,
"si puo' incidere, a costi molto limitati e in maniera positiva
sui bilanci pubblici, dando degli incentivi ai contratti
part-time a quelle donne che sono anche mamme e che hanno quindi
dei figli a carico e che con l'attuale struttura dei contratti
sono di fatto escluse dal mondo del lavoro. Un provvedimento che
non ha grandi costi e che e' stato fatto in tutti paesi europei,
mentre nel nostro paese ancora non c'e'".
Insomma, per il capogruppo della Lega alla Camera, "si possono
fare misure che non costano e che riescono a far ripartire
l'economia".

Pensioni/ Enrico Letta: Alzare l'età pensionabile
Dal vertice Ue evidente richiesta di nuovo governo

Roma, 24 ott. (TMNews) - L'età pensionabile? "Sì bisogna alzarla,
come in tutta Europa". Lo sostiene il vicesegretario del Pd,
Enrico Letta, intervistato dalla Stampa. "E - aggiunge - con le
risorse ottenute, da investire nel welfare, bisogna risolvere il
problema dei giovani, sia in termini di incentivi occupazionali
che di pensioni per il loro futuro. Ma la condizione perché si
faccia un intervento sulle pensioni è la soluzione definitiva
della questione dei vitalizi parlamentari. Perché una classe
politica che non ha lo stesso sistema dei suoi concittadini, non
può oggi toccare le pensioni degli italiani".
"Bisogna che si arrivi rapidamente - spiega Letta - senza rinvii
ad una logica in cui i parlamentari siano trattati come gli altri
lavoratori, con un sistema contributivo: prima si fa meglio è".
Tuttavia, conclude Letta, "il tema più complessivo che viene
fuori da questo vertice drammatico è un altro: l'Italia è
l'alunno discolo messo dietro la lavagna e al quale ciascuno dice
con durezza cosa deve fare. Bisogna sapere oggi che l'Italia è il
somaro dell'Europa ed è chiaro che ci dicono che per fare le cose
che servono questo governo non è all'altezza".

PENSIONI: URSO, RIFORMA GIUSTA ANCHE SE LEGA NON VUOLE

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''La riforma delle pensioni con
l'innalzamento a 67 anni dell'eta' pensionabile e' la strada
giusta anche se la Lega non vuole. Serve un nuovo patto
generazionale per reinvestire le risorse su impresa e lavoro dei
giovani''. E' quanto scrive Adolfo Urso sul web magazine della
sua associazione, www.fareitaliamag.it.
''La riforma delle pensioni, le liberalizzazioni e le
privatizzazioni sono le coordinate per lo sviluppo che avevamo
sollecitato. Su queste proposte - spiega - il governo non deve
demordere e piuttosto integrarle con la patrimoniale per i
grandi ricchi e il contributo di solidarieta per i baby
pensionati. Ora si puo' fare davvero un decreto per lo sviluppo
che abbia vere risorse e vere riforme. In questo contesto
parlare di concordato con la Svizzera e anche di concordato
fiscale non deve affatto scandalizzare purche' sia esclusa -
conclude - ogni tipologia di condono e tanto piu quello
edilizio. Mi auguro che il Terzo polo colga l'occasione di
collaborare e lavori anch'esso per le riforme e non solo per
cercare l'occasione di far cadere il governo''. (ANSA).

Pensioni/No Lega a riforma:Non si toccano, si intervenga altrove
Rosi Mauro: Ora basta, no a mani in tasche di chi ha gi dato

Roma, 24 ott. (TMNews) - No nero su bianco della Lega a un nuovo
intervento sulle pensioni, come prospettato dal Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi alla luce del monito Ue all'Italia
"Adesso basta. E' arrivato il momento di smetterla di mettere le
mani nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati", ha affermato
in una nota la Vicepresidente del Senato Rosi Mauro, fondatrice
del sindacato leghista e fra le dirigenti deel Carroccio pi
vicine a Umberto Bossi."E' assolutamente impossibile - ha
sottolineato - pensare di mettere mano alle pensioni. Bisogna
fare sacrifici? Questo lo abbiamo ben chiaro e la nostra gente i
sacrifici li sta gi facendo. Ma se qualcuno pensa di andare a
toccare ancora una volta i lavoratori e i pensionati sbaglia di
grosso. L'Ue chiede altre riforme? Si facciano le riforme
necessarie ma senza toccare chi ha gi dato abbondantemente
durante tutti questi anni. Gi le mani dai lavoratori e dai
pensionati".

Pensioni/ Uilm: No a nuovi interventi, venerdì 4 ore di sciopero
Il sindacato: Adesso basta

Roma, 24 ott. (TMNews) - No a ulteriori interventi del governo
sulle pensioni. Per questo la Uilm, dichiara 4 ore di sciopero
con uscita anticipata per venerdi prossimo. In una nota il
sindacato dei metalmeccanici della Uil sottolinea: "Avvertiamo il
governo, che ulteriori interventi sulle pensioni troveranno la
nostra più ferma opposizione". "Adesso basta", aggiunge il
sindacato.

 
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